Hockey

L'Ambrì e la beffa alla Ilfis. Cereda: 'Sconfitta meritata'

Il tecnico biancoblù non nasconde il suo malcontento per la sconfitta in rimonta a undici secondi dai rigori. 'Si voleva vincere facendo il minimo indispensabile'

Il disco sfugge a Conz, poi Earl fa il resto: è il pareggio bernese al 58'56'' (Keystone)
17 ottobre 2020
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«Abbiamo ottenuto quello che ci meritavamo, ovvero una sconfitta, non abbiamo giocato come una squadra». Parola di Luca Cereda, al termine di un venerdì sera finito male sul ghiaccio di Langnau, con una sconfitta al prolungamento, a soli undici secondi dai rigori. «Un animale ferito è sempre pericoloso, vuole reagire, lo sapevamo» dice il coach biancoblù alludendo al pesante 8-1 incassato dai Tigrotti la sera prima a Ginevra. «Da noi, invece, si percepiva la volontà di vincere facendo il minimo indispensabile, ciò che non è evidente per nessuno, men che meno per l’Ambrì. Non siamo stati disposti a soffrire». Tra gli aspetti positivi l’esordio di Nättinen, subito in rete, la prima in campionato dell’Ambrì a ranghi completi sul ghiaccio. «L’ho visto bene, e non era facile per lui, che aveva disputato un solo allenamento completo. L’inizio è promettente, sta a lui continuare su questa strada. Ma non so ancora se stasera contro lo Zugo sarà di nuovo sul ghiaccio». Lo stesso vale per capitan Bianchi, uscito infortunato a fine secondo tempo. «Ha preso un colpo doloroso nella parte bassa della schiena».

Forse un po’ a sorpresa, a Langnau Cereda non ha optato per mandare in pista Ciaccio, l’ex di turno. «Per diversi motivi ho preferito schierare Conz, ma giocheremo ancora contro il Langnau e dunque anche Damiano avrà la possibilità di affrontare i suoi vecchi compagni». Per il resto, alcuni elementi – uno su tutti, Zwerger – hanno spesso cercato la soluzione personale con fin quasi troppa insistenza. «Il possesso del disco non mi fa innervosire – conclude il coach –, ma è senza disco che bisogna insitere molto di più. Se si lavora bene senza avere il puck sul bastone, poi si faranno anche belle giocate quando ne si avrà il possesso». Urge dunque una sterzata, anche perché stasera alla Valascia arriverà la corazzata Zugo, reduce dal primo stop stagionale e, quindi, assetata di vittoria.

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