Hockey

Laakso: 'Niente paura, qui si lavora sulla costanza'

Il preparatore atletico del Lugano fa il punto sulla preparazione estiva: 'Abbiamo adattato i programmi per essere il più possibile flessibili'

Lassi Laakso (Ti-Press/Gianinazzi)
17 giugno 2020
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Ha un forte impatto, la nuova veste della Cornèr Arena. Dove si notano subito i cambiamenti apportati nello stadio bianconero, in cui le due curve sono state ridipinte di nero, mentre un po' ovunque salta all'occhio la segnaletica che indica gli accessi ai vari settori della pista. Intanto, dove abitualmente c'è il ghiaccio, i giocatori del Lugano si cimentano in una partitella di unihockey, suddivisi in grigi contro neri (per la cronaca, vinta di misura dai primi). «La partita è stata intensa, e io ho dovuto arbitrare e non è stato facile» scherza il preparatore atletico Lassi Laakso, alla sua ottava stagione con il Lugano, che fa gli onori di casa in quello che è il primo allenamento della nuova stagione aperto a giornalisti e fotografi. «Ai ragazzi mancava l'attività di gruppo - continua il 37enne finlandese -, dopo aver iniziato a lavorare comunque già da quasi due mesi, con programmi di lavoro personalizzati. Nell'allenamento odierno abbiamo giocato meno del previsto: oggi unihockey, altre volte un po' di calcio. Fosse per loro si giocherebbe tutto il tempo, ma sta a me riuscire a porre dei limiti».

In una primavera oggettivamente difficile, oltre che inedita, non dev'essere stato facile allestire un piano di preparazione senza sapere quando il campionato reinizierà (pur se, per il momento, la data resta quella del 18 settembre). «Diciamo che abbiamo adattato la programmazione per essere il più possibile flessibili - spiega Laakso -. Noi, però, come Lugano allestiamo il nostro programma non per arrivare ad avere dei picchi di forma in un determinato momento, bensì per riuscire a raggiungere la maggior costanza possibile sull'arco dell'intero campionato».

In pista, intanto, si notano alcune assenze. Su tutte quelle di Arcobello e Boedker, non ancora arrivati, Lajunen (già operato all'anca), Traber che è ancora in Canada e Fazzini che è impegnato con il servizio militare. Tra i volti nuovi, invece, spicca quello di Raphael Herburger, che si è aggiunto al gruppo lunedì. «Il primo impatto con la nuova realtà è stato molto buono, e ora ho la fortuna di avere con me la mia fidanzata, ciò che mi aiuta in questo periodo di ambientamento. Poi, a settembre tornerà in Austria per motivi di lavoro - spiega il 31enne austriaco in possesso di licenza svizzera -. Perché ho scelto Lugano? Sono diversi i motivi. Il principale è stato un consiglio di Stefan Ulmer, mio grandissimo amico che qui ha giocato per nove stagioni. Mi ha parlato di una società ambiziosa, che ha un pubblico fantastico: insomma un 'top team', ecco perché ho voluto venire qui».

In un contesto che Herburger conosce benissimo. «Ho giocato a Bienne per tre stagioni, quindi so cosa mi aspetta. Sono uno che gioca prevalentemente da centro e sono reduce da un’ottima stagione a Salisburgo, dove ho realizzato 40 punti dando il mio contributo per arrivare al secondo posto al termine della regular season. E poi qui in Svizzera ci sono diversi austriaci: penso ad esempio a Zwerger, che è un amico: non vedo l’ora di giocare il derby, per me sarà una motivazione in più».

 

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