Hockey

Ngoy (Ambrì) rassicura: 'Pressione? Non su di noi'

Il difensore biancoblù: ‘Il doppio k.o. del weekend fa parlare? Significa che il nostro atteggiamento è cambiato. E questo è positivo’

Anche a Losanna ci sarà da sgomitare (Ti-Press/Crinari)
26 febbraio 2019
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Ambrì – Da cinque a uno. Il weekend a secco ha ridotto, dai cinque che erano dopo l’exploit di martedì a Zugo, a un sol punto il vantaggio dell’Ambrì Piotta sulla prima delle escluse dalla zona playoff. Un confine che la formazione di Luca Cereda non vedeva così vicino da ormai diverse settimane. Ma in Leventina non si fanno drammi, anche perché, e su questo non ci piove, Michael Ngoy e compagni hanno pur sempre il grande vantaggio di avere il destino nelle loro mani. «È un punto a nostro favore – premette il difensore numero 82 –. È vero che da diverso tempo siamo dalla parte giusta della riga, ma sempre per una manciata di punti. A una situazione così siamo ormai abituati. Non è che dobbiamo panicare o metterci addosso pressioni particolari solamente perché alla fine della regular season mancano 4 partite e il margine è di un solo punto. La pressione, semmai, l’avranno altre squadre, a cominciare dal Losanna». Proprio quel Losanna che stasera riceverà i leventinesi a Malley e nei precedenti quattro scontri diretti (Coppa compresa) è sempre stato sopraffatto dai ticinesi.

Ngoy, come tutto il resto della squadra, non fa drammi nemmeno per il doppio passaggio a vuoto dello scorso weekend: «Capita a tutte le squadre di incappare in due sconfitte filate. Lo scorso fine settimana, ad esempio, è successo pure al leader Berna... Quando nelle passate stagioni perdevamo due partite di fila, nessuno ci badava molto. Il fatto che ora, dopo un weekend così, si parli di questo passaggio a vuoto sta a significare che da un anno all’altro, all’interno della squadra qualcosa effettivamente è cambiato, ed è la mentalità vincente. Con questa mentalità si possono fare grandi cose, e cercheremo di dimostrarlo nelle partite che ancora ci separano dalla fine della stagione regolare. Dovremo sfruttare il doppio k.o. per portare in pista a Losanna tutta la nostra voglia di vincere, di riscattarci. Lo scorso weekend, nonostante le sconfitte, siamo riusciti a tenere una certa costanza, e questo è un buon punto da cui ripartire: la costanza è il nostro leitmotiv di quest’anno. Se guardiamo alla regular season in tutto il suo insieme, le partite che abbiamo perso in modo netto sono davvero poche. Spesso ci è invece mancato un niente per girarle in nostro favore. Il risultato conta, certo, ma ancor più importante è il come si gioca. E se dal profilo dei punti, lo scorso è stato un weekend da dimenticare, pazienza: il campionato non è finito sabato; ci attendono altre quattro partite molto importanti, a cominciare da quella di Losanna». Per Ngoy non sarà comunque la partita da ‘dentro o fuori’: «Sono ormai diverse settimane che sento il ritornello di ‘stasera non possiamo perdere’ o ‘stasera dobbiamo vincere’. Di questi tempi lo si è sentito per quasi tutte le partite, a cominciare dall’ultimo derby... Per me quello di Losanna è un match come un altro, come tutti gli altri quattro che mancano al termine della stagione regolare. Può essere che ne vinceremo uno, tutti o nessuno: ciò che conta è cercare di portare in pista la nostra identità. E se saremo in grado di farlo, sono persuaso che le cose positive seguiranno di conseguenza».

Luca Cereda: 'Una volata da vivere come cacciatori, non prede'

Ambrì – Luca Cereda tiene alta la guardia: «Quando arrivi a questa fase della stagione, le squadre più forti aumentano sensibilmente il loro livello di agonismo – premette il tecnico dei biancoblù –. Di conseguenza noi non possiamo permetterci di abbassarlo, perché altrimenti significherebbe allargare il gap con chi può vantare un collettivo sicuramente superiore al nostro per talento, tecnica o esperienza».

Cereda analizza poi la situazione in casa biancoblù dopo l’ultimo weekend: «Dopo la vittoria di Zugo, martedì scorso, c’era addirittura chi parlava di possibile semifinale. Ora, dopo questo weekend a secco, c’è chi ventila aria di crisi. Ci vuole obiettività e soprattutto più equilibrio nel valutare la situazione: 5 mesi fa nessuno avrebbe pronosticato l’Ambrì in questa posizione, nemmeno noi. È pur vero che a questo punto non vogliamo lasciarci scappare ciò che vediamo poco oltre: è un po’ come trovarsi a un solo successo dal chiudere una serie di playoff e attendere con ansia la quarta vittoria. Stiamo lottando con squadre che i playoff, vuoi per tradizione, ambizione o chissà cos’altro, li devono assolutamente fare. Noi, invece, siamo quelli che li possono (e a questo punto vogliono) fare, e questo è un punto a nostro favore. Se i playoff rappresentano il terreno di caccia, noi siamo il cacciatore, non la preda. Sta a noi fare in modo che la prospettiva non cambi. Dobbiamo affrontare le prossime partite con la massima serenità, vada come vada: magari ne vinceremo una, magari due, tre o quattro, oppure nessuna. L’importante è però entrare in pista per vincerle tutte. Giocarle da cacciatori, e non da preda che sente alle sue spalle i passi del predatore. Non dobbiamo avere paura, ma far scorrere nelle nostre vene quell’adrenalina che ti permette anche di divertirti».

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