Hockey

Lugano, la sconfitta col rimpianto

A Berna i bianconeri prima ci provano, e poi ci credono, ma sono costretti alla resa dal gol di Bieber che, al 35', cambia completamente volto alla serata

19 gennaio 2019
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Ci crede, il Lugano. Ci crede sul serio. Specialmente in un secondo tempo che è assolutamente quasi perfetto, per gli uomini di Greg Ireland. Infatti sono proprio loro a fare il gioco, e riescono così a crearsi parecchie occasioni da rete: tuttavia, un po' come la sera prima nel periodo introduttivo con il Friborgo, non riescono a concretizzarle. La più clamorosa di tutte capita sul bastone di Lapierre, con Genoni che si salva in qualche modo con l'aiuto del difensore Burren, ma pure Bertaggia e Sannitz vanno vicinissimi al gol d'apertura. Finché, a cinque minuti dalla seconda pausa, lanciato in una delle sue pericolissime ripartenze, il Berna segna il gol che, a conti fatti, deciderà la serata, con il veterano Bieber che aspetta fino all'ultimo prima di battere a rete.

Poi, nel periodo conclusivo i bianconeri non fanno neppure a tempo a iniziare la rincorsa che il Berna va subito sul 2-0: quando, dopo appena 24 di gioco, Kämpf scarica un puck in rete che s'infila tra i gambali di Merzlikins. A quel punto gli uomi di Jalonen hanno la partita in mano, e la chiudono definitivamente a 38 secondi dalla fine con il cosmetico 3-0 firmato da Andersson in powerplay. Mentre Genoni può festeggiare addirittura il suo nono (!) shutout stagionale. Ed è tutto dire.

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