A Berna i bianconeri prima ci provano, e poi ci credono, ma sono costretti alla resa dal gol di Bieber che, al 35', cambia completamente volto alla serata
Ci crede, il Lugano. Ci crede sul serio. Specialmente in un secondo tempo che è assolutamente quasi perfetto, per gli uomini di Greg Ireland. Infatti sono proprio loro a fare il gioco, e riescono così a crearsi parecchie occasioni da rete: tuttavia, un po' come la sera prima nel periodo introduttivo con il Friborgo, non riescono a concretizzarle. La più clamorosa di tutte capita sul bastone di Lapierre, con Genoni che si salva in qualche modo con l'aiuto del difensore Burren, ma pure Bertaggia e Sannitz vanno vicinissimi al gol d'apertura. Finché, a cinque minuti dalla seconda pausa, lanciato in una delle sue pericolissime ripartenze, il Berna segna il gol che, a conti fatti, deciderà la serata, con il veterano Bieber che aspetta fino all'ultimo prima di battere a rete.
Poi, nel periodo conclusivo i bianconeri non fanno neppure a tempo a iniziare la rincorsa che il Berna va subito sul 2-0: quando, dopo appena 24 di gioco, Kämpf scarica un puck in rete che s'infila tra i gambali di Merzlikins. A quel punto gli uomi di Jalonen hanno la partita in mano, e la chiudono definitivamente a 38 secondi dalla fine con il cosmetico 3-0 firmato da Andersson in powerplay. Mentre Genoni può festeggiare addirittura il suo nono (!) shutout stagionale. Ed è tutto dire.