Hockey

Le premesse ci sono, ma non bastano

Prima un ottimo Lugano, poi sale in cattedra lo Zurigo. Che, dopo il controverso gol accordato a Klein al 18', si porta dallo 0-2 al 4-2 in un quarto d'ora

Trasferta amara (Keystone)
8 gennaio 2019
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Al Lugano non basta un ottimo primo tempo, aperto dalle reti di Hofmann (al 5') e Loeffel (in powerplay, al 9'). Infatti è sufficiente un episodio controverso, cioè il gol dell'1-2 firmato da Klein in chiusura di periodo (con Ireland che chiama il coach-challenge), per stravolgere completamente a una partita fino a quel punto in mano ai ticinesi. E per Chiesa e compagni il secondo tempo si trasforma in un vero incubo, siccome al 33' il risultato è ormai già sul 4-2 in favore dei padroni di casa.

Tuttavia, il terzo gol firmato al 35'16'' da Ulmer, con un tiro dalla distanza, tiene la partita viva fino a una quindicina di minuti dal termine, quando – in un inizio di frazione equilibrata – lo svedese Victor Backman divora tutta la pista prima di battere Merzlikins per la rete del 5-3. E, come se non bastasse, ventisette secondi dopo arriva il sesto gol, firmato da Pettersson, con il Lugano che, colpito nel vivo, a quel punto non c'è più con la testa. Pur se nel finale i bianconeri proveranno comunque a reagire, segnando una quarta volta con Hofmann, prima del definitivo 7-4 di Hollenstein a porta vuota.

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