Hockey

Il riscatto deve attendere

Di nuovo senza Merzlikins, ma pure senza gli influenzati Chiesa e Romanenghi, il Lugano subisce la seconda sconfitta consecutiva: alle Vernets di Ginevra finisce 6-3

5 gennaio 2019
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Niente gioia sul ghiaccio delle Vernets, per un Lugano che rispetto al derby di venerdì ritrova sì Chorney (che relega Klasen in tribuna), ma deve nuovamente far senza Merzlikins, oltre che dell'infortunato Wellinger (per lui frattura a un piede dopo la discata di ieri sera: ulteriori esami di accertamento lunedì) e pure di Chiesa e Romanenghi, a loro volta ammalati. Spazio, così, ai giovani Matewa e Vedova.

Tuttavia, proprio come alla vigilia alla Corner Arena il primo tempo dei bianconeri non è molto soddisfacente, infatti l’unica vera occasione se la procura Julien Vauclair, che colpisce la traversa al 7’, mentre sull’altro fronte Stefan Müller deve capitolare due volte; la prima al 13’21” con un bel polso di Wingels in powerplay e la seconda al 17’37” per colpa di Richards, abile a deviare un tiro dalla blu di Mercier. Nel complesso il doppio vantaggio che le Aquile si portano alla prima pausa è pienamente meritato, come testimoniano i 15 tiri a 4 nello specchio della porta.

Anche nella prima parte di secondo tempo il Ginevra si fa preferire, ma il Lugano riesce a ridurre le distanze al 26’51” quando Sannitz cerca Hofmann con un passaggio nello slot basso, ma Jacquemet devia il disco alle spalle di Descloux. Peccato per il Lugano che solo 25 secondi più tardi Wingels confezioni la doppietta personale, infilando il disco in mischia. Da lì in poi l’incontro si fa più equilibrato con i bianconeri che non sfruttano però le occasioni di Lajunen e Bertaggia.

Il Lugano prova a ricucire il distacco nel terzo conclusivo, anche grazie a un powerplay che tuttavia non viene concretizzato. La situazione si complica ulteriormente al 47’20” con il quarto gol granata che Völlmin realizza dalla distanza. La squadra di Ireland comunque non molla mai, e sfrutta una superiorità numerica grazie a Lapierre che mette in rete il puck non trattenuto da Descloux. In seguito il Servette cerca di congelare la partita, chiusa a 5 minuti dalla fine quando Wingels, libero di fronte a Müller, viene innescato da Winnik e firma la tripletta, prima delle reti conclusive di Bezina e Morini che servono solo a fissare il risultato sul 6-3.

E nel post partita, sul fronte bianconero c'è logicamente poca voglia di parlare. «Crisi? No, non siamo in crisi. Il vero problema è che oggi non abbiamo pattinato abbastanza...», dice un abbacchiato Greg Ireland.

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