Hockey

'Voglio essere certo della scelta che farò'

Nel giorno in cui il suo Davos riceve il Lugano, Inti Pestoni parla del presente e del (suo) futuro. 'So che circolano voci, ma fino a quando a decidere non sarò io...'

2 gennaio 2019
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Davos – Non c’è neanche il tempo di rifiatare. Né per Inti Pestoni, né (forse) per Linus Klasen, che stasera potrebbero ritrovarsi uno di fronte all’altro sul ghiaccio della Vaillant Arena, dopo aver condiviso lo stesso spogliatoio – e più che potere del Natale, è il fascino della Spengler – per quasi una settimana durante le Feste.

«Indubbiamente è stata una situazione un po’ strana – racconta il ventisettenne attaccante ticinese del Davos, attuale topscorer dei grigionesi con un bottino di 18 punti (di cui sei reti) in 27 partite –. Cosa dire? Sul ghiaccio Linus ha portato molta felicità, e pure lui si è divertito: senz’altro è un giocatore fantastico, da cui abbiamo potuto imparare tante cose. E dal mio punto di vista (sorride, ndr) speriamo che non giochi la prossima partita come ha fatto nelle ultime, perché certamente è un attaccante che può far male in qualsiasi situazione».

Avete avuto l’occasione di parlare, tu e lui? «Certo: sono stato proprio io a dargli un passaggio in auto fino a Davos – continua Pestoni –. In quelle due orette abbiamo discusso parecchio, ma non di cose importanti. Il nostro obiettivo primario in quella settimana alla Spengler era quello di divertirci, ed è ciò che abbiamo fatto, senza pensare troppo al resto».

Tra quei pensieri, senz’altro c’è quello legato al tuo futuro. Soprattutto dopo che nel periodo natalizio il tuo nome è stato accostato al Berna, mentre prima qualcuno sosteneva che il regalo di Natale alla Valascia fosse la firma di Inti Pestoni... «So che circolano delle voci, e pure che ciò fa parte del gioco, ma fino a quando a decidere non sarò io...
L’ho già detto molte volte: deciderò unicamente quando sentirò di essere certo al 100 per cento della scelta che farò».

Quel momento, quando arriverà? «Non so (sorride, ndr), magari domani mattina mi sveglio con la convinzione di andare lì... Di certo, quella decisione non potrà tardare a lungo. Ma quando sarà il momento, verrete a saperlo pure voi».

Ai playoff, invece, ci pensate ancora? Il vostro nuovo coach, Harijs Vitolins, dice di non voler guardare tanto lontano, e che per lui la prima cosa che conta è che andiate sul ghiaccio con l’intenzione di divertirvi. «Di sicuro la Coppa Spengler ci ha fatto bene, e molte delle cose che abbiamo fatto durante questa settimana adesso le dobbiamo portare con noi in campionato. In ogni caso abbiamo ancora parecchie cose da migliorare, per arrivare a fare ciò che ci chiede l’allenatore sul piano del gioco. Quindi adesso dobbiamo semplicemente lavorare allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, e quando miglioreremo, arriveranno anche i risultati».

E stasera? «Dobbiamo fare ciò che sappiamo, cioè tenere il disco invece di regalarlo, come succedeva prima. Se riusciremo a controllare la partita sarà sicuramente più facile, contro un avversario come il Lugano che ha un ottimo potenziale sul piano offensivo e dispone di giocatori che sono in grado di farti male ad ogni momento».

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