Hockey

Gähler: «Le tre finali? Soltanto fortuna»

Il difensore del Rapperswil commenta la vittoria in Coppa Svizzera e torna sulla carica ai danni del biancoblù Patrick Incir. «Abbiamo sbagliato entrambi».

Keystone
19 dicembre 2018
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Jordan Gähler è ormai una sorta di talismano di Coppa Svizzera: infatti il difensore del Rapperswil quel trofeo l'ha già vinto due volte, prima con il Kloten poi con i sangallesi, e il prossimo 3 febbraio giocherà la sua terza finale di fila, contro lo Zugo. «Di certo non è per merito mio – racconta il numero 45 del 'Rappi', con un ampio sorriso –. Ho semplicemente avuto la fortuna di essere sempre nella squadra giusta al momento giusto».
Eppure questa sera nella semifinale con il Langnau è stato proprio lui a segnare il gol decisivo. «È una bella cosa, ma pure quello è frutto del caso: il gol-partita avrebbe potuto
realizzarlo qualsiasi compagno». Una rete, quella del 3-2, ottenuta con grande freddezza: dopo essere arrivato solo davanti a Ciaccio, lo ha freddato come se fosse un attaccante di razza con a un pregevole gesto tecnico. «Noël Bader, il nostro portiere di riserva, mi aveva consigliato di effettuare sempre quella finta, così quando mi sono involato verso Ciaccio non ho nemmeno riflettuto su cosa dovevo fare. Nel complesso abbiamo fornito una buona prestazione, anche grazie al fatto di aver segnato l'1-0 dopo nemmeno un minuto, ciò che ci ha dato molta sicurezza. Solo nella seconda parte del tempo centrale ci siamo ritrovati in difficoltà, ma alla fine il nostro lavoro è stato premiato».  

'Onestamente, del ricorso dell'Ambrì neppure sapevo'

Fresco di rinnovo a Rapperswil, nelle ultime settimane il venticinquenne difensore ha fatto parlare molto di sé per la carica ai danni del leventinese Patrick Incir, che nell'episodio aveva rimediato la frattura alla mandibola. Ed è sempre pendente il ricorso dell’Ambrì al Tribunale sportivo della Federhockey, dopo che in prima istanza Gähler era stato scagionato. «Onestamente questo neppure lo sapevo, lo sento ora per la prima volta – commenta il difensore –. Certo è che quell’episodio mi ha parecchio scosso: non si augura a nessuno un tale infortunio. Mi sono immediatamente scusato, incontrando Patrick di persona la sera stessa, e non era arrabbiato con me. Nella circostanza abbiamo sbagliato entrambi, e questo lo sa anche lui. Spero che possa tornare prestissimo sul ghiaccio».

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