Hockey

La strana sera di Maxim Noreau

Dopo ben undici anni il difensore dello Zsc è tornato in attacco. "L’ultima volta con Kevin Constantine"

Keystone
27 ottobre 2018
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Ci si è dovuto sfregare gli occhi per essere sicuri di aver letto con esattezza la formazione scelta dall’allenatore dello Zsc Serge Aubin in occasione della sfida di ieri a Rapperswil. Maxim Noreau è apparso in attacco, mentre Fredrik Pettersson si è ritrovato in tribuna. «Da 11 anni non facevo più un cambio in qualità di attaccante», racconta con un ampio sorriso l’ex difensore dell’Ambrì a fine gara. «Accadde durante il mio primo anno in Ahl in quel di Houston e l’allenatore sai chi era? Una vecchia conoscenza, ovvero Kevin Constantine. C’erano troppi difensori nella rosa e quindi il coach mi schierò per circa mezza stagione al centro. Io volevo a ogni costo giocare e non m’importava in quale ruolo, ricevetti appunto questo contratto, il primo da professionista, grazie alla mia duttilità».

E tutto sommato alla fine Noreau alla St. Galler Kantonalbank Arena non ha sicuramente sfigurato. «Sì, ma penso che per il sottoscritto sia meglio restare in difesa», afferma tra il serio e il faceto il numero 56. «Aubin mi ha confidato alla vigilia la sua decisione di schierarmi all’ala, gli ho creduto subito. Probabilmente ha fatto questa scelta perché sa che sono un amante delle competizioni. Tra la tribuna e un posto in attacco scelgo ovviamente la seconda possibilità. In definitiva sono soddisfatto di non aver commesso troppi errori e poi Klein è salito spesso dalle retrovie e quindi mi sono ritrovato a volte a fare comunque il difensore. Ho impiegato un paio di cambi per abituarmi all'inedito ruolo, nel complesso mi sono divertito. In attacco sei obbligato a pattinare di più, mentre quando sei dietro devi riflettere maggiormente e hai più possesso del disco. Penso sia stata una buona cosa per la mia carriera aver disputato questo match in attacco, ora capirò ancora meglio i movimenti degli attaccanti».

I suoi Lions alla fine hanno superato il fanalino di coda Rapperswil 1-0. «Siamo contenti di avere vinto, chiaramente le aspettative sono altre, dovremo sicuramente alzare il nostro livello di gioco, ma per il momento va bene pure così. il risultato non importa, è indifferente vincere con una o cinque reti di scarto, anche se ovviamente in generale la gente attende dei risultati più corposi da parte nostra. A Zurigo mi trovo bene, ovviamente è tutto nuovo per me e più in generale per il team. Con l’arrivo del nuovo allenatore è cambiato il sistema di gioco, ci vuole dunque del tempo prima che il meccanismo sia oliato, inoltre abbiamo parecchi infortunati, quindi è necessario avere pazienza al fine che la miscela prenda forma», conclude il 31enne.

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