Hockey

Le trasferte restano indigeste

In una partita contraddistinta da tantissime penalità, i bianconeri escono a mani vuote dalla Tissot Arena. Decide Damien Brunner con il gol dell'ex

19 ottobre 2018
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Ancora una trasferta senza punti per il Lugano. In una serata in cui in pista c'è anche Dario Bürgler (l’attaccante svittese sta per diventare padre) e che diventa subito fisica. Il primo tempo vede i bianconeri avanti 2-0, grazie a una doppietta di Hofmann. Il neocastellano supera Hiller al 7’ e all’11’ in superiorità numerica. Il Lugano è molto scaltro e in retrovia Merzlikins è insuperabile in un primo tempo in cui gli arbitri sono costretti a intervenire parecchio. Specie quando una pericolosa carica di Schmutz alla transenna mette fine alla partita di Riva al 14’ (Il giocatore è stato trasportato in ospedale per accertamenti a un gomito), dando vita a una bagarre che coinvolge quasi tutti i giocatori sul ghiaccio. Alla fine Lapierre e Fey ricevono una penalità di partita e saranno ben 88 i minuti con cui verranno sanzionate le due squadre al termine dei primi 20’...

Nel secondo periodo c’è poco ritmo e la contesa non offre grandi emozioni, complici anche le molte interruzioni. Si gioca pochissimo a 5 contro 5. Jörg e Cunti falliscono due buone opportunità. Poi, un po’ dal nulla, arriva al 35’ il punto di Earl, favorito da lunga azione preparatoria di Hügli. Sullo slancio arriva subito il pareggio di Pouliot. I locali con un solo passaggio scardinano l’intero dispositivo bianconero. Bello nella circostanza l’assist di Riat. Tutto da rifare dunque per i bianconeri e squadre che vanno alla seconda pausa sul 2-2.

L’ultima frazione si apre con il punto che dà il primo vantaggio ai Seeländer. L’autore? Damien Brunner, pur se la famosa rete dell’ex aveva decisamente una bassa quotazione. I bianconeri provano a reagire, ma la deviazione di Bürgler (spostato in prima linea dopo l’uscita di scena di Lapierre) in powerplay non dà frutti. Nel complesso il Bienne controlla senza troppi problemi la favorevole situazione e si rende pericoloso con alcune ripartenze. Nel final Greg Ireland chiama il timeout e toglie Merzlikins per far spazio a un sesto uomo di movimento. Sannitz spreca l’ultima grande chance, vanificata da un intevento di Hiller, e così il Bienne festeggia la vittoria, mentre il Lugano lontano da casa è ancora alla ricerca del suo Marcoprimo punto.

 

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