Hockey

"Siamo pronti. Il collettivo è la nostra star"

Roger Maier, direttore sportivo del neopromosso Rapperswil parla dell'intensa pausa estiva e dell'imminente stagione

4 settembre 2018
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Corta, ma intensa. Questa è in sintesi l'estate trascorsa dal Rapperswil e in particolare da Roger Maier, il direttore della commissione tecnica sangallese, in sostanza il direttore sportivo. “È vero, anche se in sostanza il lavoro non è mai mancato, nemmeno quando eravamo nella lega cadetta”, spiega il dirigente. “In fondo costruire una squadra che ambisce alla promozione non è evidente, ma è chiaro che le settimane trascorse a partire dal 25 aprile, data in cui abbiamo riconquistato la National League, sono state particolarmente frenetiche”.

Già, perché assemblare un contingente che riesca a tener il passo nella massima divisione non è evidente in questo breve lasso di tempo. “Eh sì, trovare giocatori interessanti, alla nostra portata e ancora liberi non è stato per nulla semplice, inoltre ormai il mercato era già asciutto. Abbiamo dovuto concentrarci su ciò che restava, ma le operazioni effettuate ci soddisfano pienamente. Siamo riusciti a ingaggiare qualche giocatore del retrocesso Kloten, in particolare Schlagenhauf. Roman è sempre stato un nostro pallino. Ma ribadisco, il nostro punto di forza, la nostra star è il collettivo. Per fortuna i contratti con i giocatori già presenti l’anno scorso erano validi anche in caso di promozione. Questo fattore è stato determinante al fine del nostro successo, si è creato un grande spirito all’interno del gruppo. Questo solido legame ci tornerà utile pure in National League”.

I Lakers, dopo la famigerata relegazione del 2015, hanno attraversato in Swiss League un ottimo periodo di successi, frutto di un nuovo corso. Dapprima due finali, poi l'apice della scorsa stagione, carica di trionfi. Una sorta di favola con la promozione e la vittoria in Coppa svizzera. Il ritorno tra le grandi significherà forzatamente meno vittorie e maggior sofferenza. Si avverte paura per il probabile cambio di tendenza con il conseguente rischio di perdere l'entusiasmo? “ No, paura è la parola sbagliata. C’è del rispetto, questo sì, è chiaro. Gli ultimi 12 mesi sono stati indescrivibili, sicuramente non vinceremo più così tante partite. Questo deve essere ben impresso nelle teste di sponsor, tifosi e giocatori, ma siamo sicuri di essere pronti e daremo del filo da torcere a tutti. Ma certamente non c’illudiamo, l’obiettivo è ovviamente la salvezza”.

E per conquistarla ci sarà bisogno del miglior Nyffeler. Il 23enne, grande protagonista della scalata in National League, è in scadenza di contratto e visto i pochi portieri validi in circolazione ha svegliato l'interesse di alcuni club. "Melvin è uno di noi". Maier chiude così rapidamente la questione, non vuole soffermarsi sul delicato tema. 

A livello di vendite d’abbonamento si è assistito a un piccolo incremento. “Tutto sommato siamo sulla buona strada, sinora sono circa 200 le tessere in più vendute rispetto alla stagione 2017/18”, afferma il 58enne. Un numero che potrebbe apparire esiguo, considerando la promozione. “Già, ma non bisogna dimenticare che Rapperswil non ha un grande bacino, Chi voleva vedere l’hockey in National League in passato poteva recarsi in poco tempo a Zurigo, Kloten, Zugo e Davos. Non è dunque semplice guadagnare spettatori. Dobbiamo quindi rimboccarci le maniche e cercare nuovi sostenitori proponendo un hockey attrattivo. È tutto nelle nostre mani”, conclude Roger Maier.

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