Hockey

Il tempo che cambia le cose?

Sotto 3-0 dopo 26', il Lugano rinasce improvvisamente e espugna Bienne 6-3. La semifinale si riapre: 'Mai vissuta una rimonta del genere'

31 marzo 2018
|

Un secondo tempo folle, iniziato con il Bienne che nel terzo del Lugano fa praticamente ciò che vuole, fino a segnare un terzo gol che sembra chiudere i conti già al 25'38''. Invece, nella serata in cui il coraggioso Lajunen ritrova il suo posto nel lineup (e si vede!), a quel punto la partita – quella vera – non è ancora iniziata. Infatti comincerà solo un minuto e mezzo dopo, quando Reuille sorprende tutti accorciando in powerplay. Il 3-1 del veterano vodese dà il via a una serata del tutto diversa. Infatti, il Bienne di Törmanen, fino a quel punto zeppo di certezze, vive il suo primo vero momento delicato in questa semifinale. E finisce col perdere completamente la testa: addirittura quattro penalità nel giro di sette minuti, tra cui – in particolare – quella di partita inflitta allo statunitense Robbie Earl per la pericolosa spallata a Wellinger. È il momento che segna l'improvvisa rinascita degli uomini di Ireland, i quali realizzano ben tre reti  una più bella (e importante) dell'altra: dapprima Sanguinetti, poi Hofmann e infine Fazzini. E il Bienne è in ginocchio. Non solo: colpiti nel vivo, per la prima volta dall'inizio di questa serie i bernesi non riescono più ad esprimere il gioco brioso e diretto sulla porta che li contraddistingueva fin lì. E nell'ultimo periodo i bianconeri non soltanto si difendono con ordine e intelligenza, ma archiviano  definitivamente la pratica segnando altre due volte a porta vuota, con Lapierre e l'instancabile Lajunen, autore del 6-3 finale. «No, una rimonta del genere non l'avevo mai vissuta – dice Grégory Hofmann, l'autore dell'importantissimo gol del pareggio al 38'18'' –. Però il gol di Reuille ha portato nuova energia, e quando ci siamo ritrovati in powerplay per 5' sapevamo che dovevamo mettere più dischi possibili sulla porta di Hiller: a quel punto la partita è cambiata, e noi avevamo la consapevolezza che il 'momentum' era passato dalla nostra parte». 

Infatti, a Bienne il Lugano ritrova una seconda vita. Dopo un successo che, chissà?, potrebbe anche aver fatto cambiare direzione al vento in questa semifinale. Ma bisognerà pazientare almeno fino a lunedì sera, quando alla Resega andrà in scena l'atto quarto, per capirlo. 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔