Hockey

'Battere il Lugano? Difficile, ma ci proveremo'

Christian Dubé, direttore sportivo del Friborgo con un trascorso da giocatore del Lugano, presenta il 'suo' Gottéron

Così finì il quarto di finale sei anni fa (Ti-Press)
6 marzo 2018
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Gli ultimi 60 minuti di stagione regolare hanno definito il quadro degli accoppiamenti dei quarti di finale dei playoff. Con il Lugano che affronterà per la sesta volta nella storia dei playoff il Friborgo. Sarà la serie più equilibrata di tutti i quarti di finale, come vorrebbe il fatto che a sfidarsi saranno la quarta e la quinta della classe? «Quella tra bianconeri e friborghesi sarà una serie molto incerta; ma pure le altre sfide promettono spettacolo e phatos». A predirlo è il direttore sportivo del Friborgo Christian Dubé. Che prosegue: «La regular season si è chiusa con una classifica cortissima, e questo è sinonimo di playoff all’insegna del grande equilibrio. Guardando le altre sfide, sono persuaso che quella tra Zugo e Zsc Lions sarà una delle più avvincenti».

Iniziata la sua carriera in Svizzera con la maglia del Lugano (stagione 1999-2000), Dubé ha poi giocato nove anni col Berna (vincendo due titoli svizzeri), disputando le sue ultime 4 stagioni da giocatore con il Friborgo, tra il 2011 e il 2015. Del suo trascorso a Lugano però serba ancora un ricordo vivo: «Stiamo parlando di molti anni fa, ma già allora il Lugano si distingueva per essere un club molto ben organizzato e capace di mettere assieme una squadra competitiva. Era bello giocare alla Resega: il ricordo di quelle stagioni lo porto sempre nel mio cure».

L'ultima sfida nei playoff tra bianconeri e friborghesi, sei anni fa (e con Dubé ancora in pista, come giocatore), aveva visto il successo del Gottéron: sognate il bis? «Rispetto a sei stagioni fa le cose sono decisamente cambiate un po’ per tutte le formazioni della Svizzera romanda, che dopo gli anni migliori, hanno conosciuto un sensibile ridimensionamento dal profilo dei risultati. E per noi sono arrivati i momenti difficili... Sarà difficile battere il Lugano, ma ci proveremo. Nell’hockey, e più in generale nello sport, tutto è possibile. Altrimenti che senso avrebbe giocare?».

Il seguito dell'intervista la potrete leggere sull'edizione cartacea di domani.

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