Hockey

L'hockey femminile e gli stati uniti di Corea

Accordo storico prima dei Giochi, nonostante i dubbi dell'allenatrice. E in attesa che l'Iihf autorizzi una panchina più lunga

17 gennaio 2018
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Insieme, sotto un'unica bandiera. E con un'unica divisa. Dettagli, questi, che verranno decisi sabato nella sede del Cio, a Losanna, in un vertice tra le delegazioni di nord e sud. Ma sono dettagli, appunto. La notizia, però, non è soltanto che gli atleti della penisola coreana unita sfileranno assieme alla cerimonia d'apertura dei Giochi invernali di Pyeongchang (dal 9-25 febbraio), onorando la tregua olimpica come già era successo a Torino 2006, a Sydney 2000 e Atene 2004. No. La notizia vera è che per la prima volta che un team che "coreano" gareggerà ai Giochi. Accadrà nel torneo di hockey femminile, nello stesso girone in cui giocherà la Nazionale rossocrociata di Daniela Diaz, nonostante l'allenatrice della selezione di Seul, l'americana, Sarah Murray non abbia accolto con grande entusiasmo lo scenario. Riconoscendo sì la sua portata politica, ma non celando la sua preoccupazione quanto a «chimica e affiatamento» delle sue giocatrici. Tuttavia, le polemiche non mancano. Infatti la Iihf – la Federhockey mondiale – dovrà autorizzare una panchina più lunga delle 23 giocatrici che il Sud vorrebbe mantenere in aggiunta all'ingresso di alcune ragazze nordcoreane. Il Nord, che oltretutto parteciperà per la prima volta alle Paralimpiadi (dal 9-18 marzo), invierà a Pyeongchang una delegazione di 230 tifosi, tra cui le cheerleader come mossa di 'charme diplomacy'. Gli elementi forniti sul punto nella nota congiunta sono vaghi, ma in base alle esperienze passate dovrebbe trattarsi «di un gruppo femminile di élite, di bella presenza e provenienti da famiglie leali alla leadership» ( nella descrizione dell'intelligence di Seul) che ebbe successo ai Giochi asiatici del 2002, alle Universiadi del 2003 e ai campionati asiatici d'atletica del 2005Al Sud verrà inoltre inviato il team dimostrativo di 30 elementi di taekwondo, arte marziale coreana tanto amata da meritare a Pyongyang un'apposita e nuova palestra inaugurata a inizio 2017.

Il comunicato congiunto chiarisce come la delegazione di Pyongyang – tra cui gli attesi pattinatori Ryom Tae-ok e Kim Ju-si – raggiungerà PyeongChang sulla «rotta occidentale via terra» che passa dalla zona industriale a sviluppo congiunto di Kaesong, in enclave del Nord e attualmente fermo. L'accordo raggiunto ieri a Panmunjom rappresenta una svolta nei rapporti bilaterali dopo anni di tensioni sempre ai limiti dello scontro militare, in scia ai test nucleari e missilistici dello Stato eremita. Il 'pacchetto olimpico', che sarà appunto definito nell'incontro di Losanna con le delegazioni di  Nord e Sud, include poi un evento culturale al monte Kumgang, popolare località turistica nel Nord, e una sessione congiunta di allenamento degli atleti prima della cerimonia di apertura al Masikryong Ski Resort, struttura voluta da Kim Jong-un in onore agli studi giovanili in Svizzera. Località, oltretutto, non lontana da Wonsan, la città sulla costa orientale e luogo di test di missili a medio raggio.

La riunione di Panmunjom si è tenuta quasi contestualmente al vertice di Vancouver, dove i ministri degli Esteri di 20 Paesi – Stati Uniti in testa – hanno espresso supporto al dialogo intercoreano insieme all'auspicio che possa portare a schiarire le tensioni e ad avvicinare il negoziato per l'abbandono delle ambizioni nucleari del Nord. Le parti hanno marcato l'importanza degli sforzi per la soluzione diplomatica, concordando di tenere ferme le sanzioni contro Pyongyang del Consiglio di Sicurezza dell'Onu con la raccomandazione alle nazioni di rafforzarne l'efficacia, ha detto il segretario di Stato Rex Tillerson, per il quale Pyongyang deve «ancora dimostrare di voler trattare». Usa e Canada hanno mostrato una «mentalità da Guerra Fredda» contraria alle chance di soluzione per la penisola coreana, ha risposto la Cina, grande assente all'evento insieme alla Russia. Ma malgrado la diffidenza di Washington, l'appello di Capodanno per la distensione di Kim Jong-un e la risposta del presidente sudcoreano Moon Jae-in hanno sortito effetti oltre le attese. Concretizzando il sogno di Olimpiadi della pace.

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