Hockey

Niente derby alla Rsi, Carpani amareggiato: 'Normale sentirsi derubati, ma...'

Enrico Carpani
7 settembre 2017
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La partita è chiusa e alla Rsi c'è delusione. A Comano, certo, ma anche un po' in tutto il Cantone, dove poco prima delle 15 si è irraggiato il malessere di non poter più vedere il derby di hockey in diretta e in chiaro. Si dovrà passare da MySports di Upc, punto e basta.

La notizia è arrivata ai vertici della Radiotelevisione sul mezzogiorno, giusto per far andare storto il pranzo. Lo stesso pranzo che i ticinesi hanno consumato discutendo ancora della questione, nell'apice di uno psicodramma bipartisan che dura ormai da settimane, alimentato da quella speranza – tormento e virtù dei tifosi – di veder cambiare le cose in zona Cesarini, con la squadra del cuore che infila due gol nell'ultimo minuto per girare un match tutto in salita giocato contro un avversario fin lì intrattabile. Invece è arrivata la sirena.

L'ultima speranza delusa. Carpani: 'Il derby era cosa ticinese'

In mattinata le voci di corridoio davano meno del 1% di probabilità di spuntare un accordo con Upc, che da quest'anno e per il prossimo lustro ha acquistato i diritti di diffusione di tutta la Regular Season. Alle 14.41 la certezza: le cifre proposte dalla Ssr per le sei partite 'ticinesi' del campionato e quelle richieste da Upc non si sono nemmeno avvicinate. «Abbiamo fatto uno sforzo per offrire di più, ma la loro ultima proposta era decisamente inarrivabile. Sono addolorato», ci dice Enrico Carpani, responsabile dello sport Rsi.

Upc affida la sua replica a un comunicato, rilevando come la Rsi si sia “rivolta a noi poco prima dell’inizio della stagione chiedendoci di modificare il contratto per poter trasmettere i derby ticinesi sulla propria rete” e ribadendo che “durante le trattative con la Rsi ci siamo resi conto che le attese reciproche sono alquanto distanti".

Debutto sul cavo

E così alla vigilia dell'inizio della stagione 2017/18 – che debutterà proprio con Lugano e Ambrì uno di fronte all'altra alla Resega – il confronto tra Upc e Rsi/Ssr si è chiuso. «È una gran delusione, soprattutto perché il derby di hockey è il prodotto ticinese più ticinese che ci sia. Posso capire l'amarezza dei tifosi: si ha la sensazione di essere stati derubati».

Già a luglio la Ssr aveva dovuto trovare un compromesso al ribasso per la Champions League di calcio (ovvero poter diffondere dal prossimo anno solo le partite del mercoledì). «Quello però è stato un colpo che abbiamo incassato coscienti che gli interessi che ruotano attorno al torneo sono enormi – commenta Carpani –. Il derby invece non rientra nemmeno lontanamente in un discorso di questo tipo: è una cosa ticinese, agli altri non importa nulla».

«Dobbiamo sforzarci di capire – prosegue il nostro interlocutore, che dice di essere il primo a doversene ancora convincere – che vedere le parte Ambrì-Lugano e Lugano-Ambrì in chiaro era una perfetta anomalia in Svizzera: oltr'Alpe la Ssr non trasmette nessun confronto da anni». L'accordo 'ticinese', peraltro, era talmente anomalo da avere un termine di rinnovo annuale. «Ad ogni successiva stagione avremmo già potuto trovarci in questa situazione».

Poco probabile un ripensamento nei prossimi cinque anni:  'Son soldi pubblici'

La televisione pubblica ci ha creduto comunque fino all'ultimo: «Certo, prova ne é che abbiamo trattato fino a stamattina. I colleghi della Ssr, che hanno condotto le discussioni, ci hanno messo parecchio impegno. Eravamo disposti a fare uno sforzo finanziario importante. Non è bastato. Siamo consapevoli che, nel gioco dei diritti, in futuro sarà sempre più così, ma siamo anche consapevoli che stiamo lavorando con soldi di tutti; non siamo quindi disposti ad entrare in questa spirale al rialzo». Partita chiusa per i prossimi cinque anni, perché – rileva Carpani – scenari in cui Upc riveda la decisione sono «da fantascienza». Di sicuro «per quest'anno non cambierà nulla».

Le critiche del web verso Upc e anche verso la Rsi

Sui social intanto tifosi di Ambrì e Lugano si sono già scatenati. Molti i commenti critici su Upc; qualcuno prende però di mira anche la Rsi, rea – secondo loro – di non aver messo sul piatto abbastanza denaro. «Se abbiamo i soldi dobbiamo pagare qualsiasi cifra pur di avere il derby? – risponde Carpani –. Ma poi se lo si fa per l'hockey lo si deve fare anche per il cinema e per altri ambiti cui molti spettatori sono affezionati. Al quinto ragionamento di questo tipo, la Ssr chiude».

'Non cambia nulla, tranne quelle sei partite che vorremmo vedere'

A Comano comunque non si vuole mollare sull'hockey: «Intanto i 15 minuti di sintesi a cui abbiamo diritto per i derby li faremo sempre e comunque. Lo stesso vale per i riflessi delle altre partite. Poi mostreremo i palyoff con la formula consolidata negli scorsi anni: due match per turno e la finale. Restano le interviste e le trasmissioni così come trasmetteremo le partite della Nazionale di hockey, le Olimpiadi e i Mondiali, la Spengler, e la Champions League quando vi è una squadra svizzera in corsa. Metteremo hockey dappertutto. La verità vera è che non cambia nulla, a parte  – ahimé – quelle sei partite che tutti avremmo voluto vedere».

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