Formula 1

La Fia perdona Hamilton per la t-shirt. 'Ma io non mollerò'

Nessun'indagine nei confronti del pilota inglese dopo il messaggio al Mugello. Il britannico, però, annuncia che continuerà nella sua lotta alle discriminazioni

'Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor' (Keystone)
15 settembre 2020
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«Non mollerò» dice Lewis Hamilton, alludendo alla sua lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni razziali. Nel giorno in cui la FIA - lo riporta la Bbc - decide di non aprire un'indagine sulla maglietta indossata dal pilota Mercedes sul podio al Mugello, benché la Federazione automobilistica internazionale sia stata presa alla sprovvista dal gesto del sei volte campione del mondo. Con la sua maglietta, sul podio del Gran Premio toscano il il britannico chiedeva l'arresto dei «poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor», la donna di colore che lo scorso marzo era stata uccisa dalla polizia con otto colpi di pistola mentre era nella sua casa a Louisville, in Kentucky.

Fia che, sorpresa del gesto, ha dovuto valutare se il pilota avesse violato l'articolo 1.2 del proprio statuto, che recita: «La FIA deve astenersi dal manifestare discriminazioni a causa di razza, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, origine etnica o sociale, lingua, religione, filosofica o opinione politica, situazione familiare o disabilità nello svolgimento delle proprie attività e di intraprendere qualsiasi azione al riguardo». Oltretutto, la Federazione internazionale dell'automobile è cofirmataria della Carta olimpica, che vieta qualsiasi «tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale».

Nel frattempo, però, Hamilton - che in precedenza aveva già indossato una maglietta con scritto «Black Lives Matter» - è tornato a farsi sentire su Instagram, ringraziando «quelli di voi che continuano a sostenermi e dimostrarmi amore, ve ne sono davvero grato«. Aggiungendo che «questo è un viaggio nel quale dobbiamo unirci e sfidare il mondo a tutti i livelli di ingiustizia, non solo razziale». 

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