Formula 1

La Formula Uno, ovvero il Circo della finzione

Con il bis a Silverstone si festeggiano i 70 anni del Mondiale automobilistico, ma la vicenda Racing Point (e altri problemi) ne mettono a nudo i limiti attuali

8 agosto 2020
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Lo sport talune volte sa diventare un luogo ove avvengono decisioni poco sensate a prima vista, ma in realtà rispondenti a vuoto tecnico o normativo.

Da un lato Silverstone festeggia 70 anni di Formula Uno con tante iniziative, specie digitali o social data l'assenza di pubblico. Addirittura giovedì in mattinata la Ferrari ha girato alcune immagini per il video che promuoverà in occasione del Mugello e delle 1000 gare alle quali ha preso parte nel massimo campionato motoristico. D'altro canto l'altra la vicenda Racing Point mette a nudo che poi da uomini, semplici uomini è popolato il mondo. Antefatto: ricordate la Brawn, quella monoposto tutta bianca e gialla fluorescente voluta da Ross Brawn, piloti Button e Barrichello, con il buco sotto pancia capace di attivare l'effetto Venturi che la schiacciava al suolo con una tenuta degna della colla? Vittorie a gogo nei primi Gp, poi la decisione che, anche se non indicato correttamente nei regolamenti tecnici, il trucchetto era illegale e da quel momento risultati meno allettanti, anche se lo stesso Button è poi diventato campione del mondo nel 2009.

In questa stagione 2020 già strana di per sé scende in pista una monoposto rosa, ma che in tutto e per tutto è simile alla Mercedes-Benz F1 del 2019. La Renault presenta immediatamente ricorso, poi si accoda la Ferrari che dubita che l'intero progetto sia davvero una copia banale, a cominciare dalla presa dei freni semplicemente identica. Per i tecnici della Federazione chiamati a deliberare iniziano i problemi grossi: innanzitutto sono in 14 a dover controllare stormi di ingegneri che un minuto dopo l'apparizione del regolamento, sanno già come aggirarlo. Allora iniziano, sul tema della Bella Rosina, a lavorare sulla presa che semplifica legalmente - leggete bene - il loro lavoro, in quanto questo particolare della monoposto non rientra tra quelli che potrebbero portare all'esclusione dal Mondiale, come invece per parti di propulsore o sospensioni. Sanciscono così, coprendosi di ridicolo, di togliere alla Racing i 15 punti del secondo gran premio dalla classifica costruttori e invitare il team a lavorare sul cambiamento.

Letta la sentenza Binotto della Ferrari chiede tempo affinché i legali della Rossa possano sporgere reclamo nelle 24 ore deputate, in quanto d'accordo per la presa, ma il tema è la monoposto nel complesso. Anche in questo caso la Renault si accoda e si definisce non soddisfatta della sentenza, considerata marginale e offensiva. In casa Mercedes-Benz, di solito prodiga di giudizi solonici, cade un silenzio imbarazzato perché papà Stroll, proprietario del team, è un grosso cliente con Aston Martin di motori AMG, mentre Wolff è azionista della casa di Graydon e futuro Team Principal della Rosina. Insomma come diceva un noto comico, "imbarazz tremendo imbarazz".

A ciò va aggiunto un altro tema: in F1 mancano soldi e sponsor. Per questa ragione Binotto aveva proposto, a giusta ragione, di fare come in MotoGp: piuttosto che avere team satelliti, perché non vendere delle monoposto (ad esempio Ferrari al 100%) a una seconda scuderia? Risparmio di budget, coerenza di sviluppo, maggior agonismo in pista. Proprio Toto Wolff disse di non poter accettare una proposta siffatta perché non ama le monoposto fotocopia. Al lettore lasciamo migliore e libera opinione.

Dalle prove solo conferme

Perez è risultato ancora positivo al tampone e dunque non correrà nel weekend, sostituito da Hulkenberg, che inutile dirlo spera di percorrere qualche chilometro in più con la Rosina, lui che nelle libere si è subito distinto con buoni tempi, confermando tra l'altro che una monoposto così perfetta deve avere una sorella di riferimento.

Bottas è stato confermato dalla Mercedes per la stagione 2021, perché va d'accordo con Hamilton ha detto il team oltre ai complimenti di rito. Le ferite della lotta intestina ai tempi di Rosberg sono ancora evidenti e dunque Brackley ha preferito in seguito avere sempre una chiara gerarchia. Sarà il 2021 secondo nostre informazioni l'ultimo mondiale Mercedes-Benz.

Nulla di nuovo sotto il sole delle seconde libere che sono spesso una buona indicazione della preparazione alle qualifiche odierne: Vettel sempre in difficoltà con la Rossa (la prossima settimana sarà annunciato il suo ingaggio alla Racing Point dal prossimo anno), Sauber inconsistenti e oramai superate dalle Williams (che hanno il propulsore della Stella d'Argento), Hamilton e Bottas facenti parte di un campionato a parte.

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