Calcio

Un Lugano 'aggressivo e propositivo', finché si può

In un clima sempre più incerto i bianconeri domani ospitano la capolista San Gallo, che negli ultimi 4 scontri diretti ha rifilato loro ben 12 gol

23 ottobre 2020
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Archiviamo subito l'argomento: il match di stasera contro il San Gallo (ore 19 a Cornaredo) potrebbe anche essere l'ultimo per un po' di tempo per il Lugano. Inutile girarci attorno, la situazione sanitaria sta peggiorando di giorno in giorno e le "chiusure" si susseguono, toccando chi più (Giura e Neuchâtel, come il Vallese, hanno vietato tutti gli sport di contatto e di squadra ad eccezione di quelli professionistici, che devono però svolgersi a porte chiuse) chi meno (Friborgo, Ginevra e Vaud hanno imitato Berna limitando a 1'000 il numero di spettatori nelle manifestazioni sportive) anche lo sport. E in settimana sono attese nuove misure a livello federale, alle quali la Swiss Football League reagirà di conseguenza, con un nuovo stop dei campionati che appare tutto fuorché una possibilità remota.

«No, non mi fa paura – mette in chiaro Maurizio Jacobacci, conscio anche che una nuova interruzione fermerebbe il suo Lugano in un ottimo momento, visto che i bianconeri sono ancora imbattuti in questa stagione (una vittoria e tre pareggi) –. Ho sempre detto che non voglio farmi terrorizzare dal virus. Certo, faccio attenzione e prendo tutte le precuzioni necessarie, ma cerco di vivere il più serenamente possibile e lo stesso prova a fare la squadra. Poi se il destino dirà che dovremo fermarci, lo accetteremo».

'Queste sono partite belle da giocare, dobbiamo essere consapevoli che siamo bravi'

Capitolo chiuso, almeno per ora. E si apre quello sul match contro la capolista, partita alla grande con tre successi filati, prima del 2-2 di Lucerna (primi gol incassati in questo campionato) nell'ultima uscita prima della pausa per le nazionali. Un avversario la squadra sangallese che negli ultimi quattro scontri diretti ha sempre segnato tre gol ai bianconeri, vincendone tre (l'ultimo duello è finito in parità)... «Significa che dobbiamo crescere. Sappiamo che loro sono bravi in fase offensiva e in particolare nelle ripartenze. Lo si è visto anche nella partita che hanno giocato a Lucerna, nel secondo tempo hanno giocato sottotono, ma il primo lo hanno dominato. Dobbiamo evitare che ci succeda la stessa cosa e per riuscirci dovremo essere compatti e aggressivi, ma anche propositivi. Un po' come contro lo stesso Lucerna, quando abbiamo vinto la maggior parte dei duelli e finché siamo rimasti in 11 non abbiamo sofferto quella che è una bella squadra (vittoria 2-1 nella prima giornata nonostante l'espulsione al 69' di Lungoyi, ndr). E come non siamo invece riusciti a fare contro il Vaduz (1-1), match nel quale abbiamo siamo stati troppo rinunciatari sul piano del gioco».

I sei punti che Sabbatini e compagni hanno in classifica sono stati raccolti contro le squadre che occupano le ultime quattro posizioni della Super League, ma questo per il tecnico bernese significa poco... «Per la mole di gioco avremmo forse meritato un paio di punti in più, ma guardando come si erano messe le ultime tre partite (nelle quali i bianconeri hanno agguantato il pari due volte nei recuperi e una all'82', ndr) va bene anche così. Anche perché non è che affrontare squadre che stanno sotto di noi in classifica sia più facile, anzi, spesso sono più rognose e rimangono più chiuse, mentre formazioni come Basilea, Young Boys e lo stesso San Gallo provano a giocare e di conseguenza lasciano lo spazio per delle ripartenze. Per cui domani dovremo essere bravi a rimanere compatti e, tutti insieme, a recuperare palla e a uscire dalla loro pressione, per poi proporre i nostri contrattacchi, sperando di essere concreti sottoporta. Sono partite belle, giocarle non deve certamente essere un peso e per questo dobbiamo affrontarle con entusiasmo e consapevoli che siamo bravi».

Un 'trasloco' (causa Covid) che ha cementato il gruppo

"Insieme", concetto che Jacobacci utilizza spesso e a tal proposito rivela un aspetto legato alla pandemia che da negativo si è trasformato in qualcosa di positivo per la squadra, che a Cornaredo non perde ormai da ben 13 partite, così come sono altrettanti i risultati utili consecutivi in tutte le competizioni... «Il gruppo era già affiatato, ma dopo il lockdown si è compattato ulteriormente e a questo ha contribuito anche lo spostamento degli spogliatoi sotto la tribuna Monte Brè. Lì infatti c'è molto più spazio e in particolare il largo corridoio all'aperto ha permesso ai giocatori di passare molto più tempo assieme in sicurezza, prima e dopo gli allenamenti. È bello vedere che i ragazzi si fermano anche fino a 45 minuti dopo una seduta a parlare del più e del meno, scherzando e stando bene insieme. Forse c'è anche questo alla base della nostra striscia positiva. Inoltre nel nostro stadio ci troviamo molto bene e a prescindere dal numero di spettatori, per noi il loro sostegno è fondamentale. Speriamo si facciano sentire anche per questa partita che è molto importante per noi, vincere significherebbe portarci a ridosso del San Gallo, allungare la striscia positiva e rafforzare la nostra fiducia».

 

 

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