Calcio

Contro lo Young Boys senza timori reverenziali

È un Lugano rattoppato quello che domani ospita i bernesi. Ma non per questo meno ambizioso. Jacobacci: ‘Concentrati dall'inizio alla fine’

Lavanchy (Ti-Press)
15 febbraio 2020
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La coperta è corta e, come se non bastasse, di questi tempi è tutta rattoppata. Domani contro la capolista Young Boys (a parità di punti con il San Gallo), Maurizio Jacobacci dovrà raschiare il fondo del barile per trovare giocatori a sufficienza da coprire l’intera panchina. Mancheranno gli infortunati Sabbatini, Bottani, Obexer e Guidotti, con Maric, Lavanchy, Custodio acciaccati e Gerndt sempre alle prese con una pubalgia che ne limita il rendimento... «Ancora una volta dovrò trovare risposte a molti punti di domanda – afferma il tecnico bianconero –, ma tutto ciò non deve rappresentare un alibi. In campo avremo undici giocatori, proprio quanti ne avrà lo Young Boys».

In attesa che da qui a lunedì si sblocchi qualcosa sul fronte del mercato (Eleke non arriverà, all’ultimo momento Celestini lo ha convinto a rimanere a Lucerna. Confermato, invece, l’ingaggio del centrocampista ghanese Ransford Selasi, 23 anni, proveniente dalla Juventus) c’è da affrontare la squadra che da tre anni è ai vertici del campionato di Super League... «E bisogna farlo con una sana cattiveria. Dovremo essere decisi e concentrati fin dal fischio d’inizio. Il contrario, insomma, di quanto fatto a Thun, dove avevamo rovinato la partita con due reti in 4’. Sono rimasto deluso da quei due gol, perché in una sfida come quella non sarebbero dovuto capitare. Peccato, perché fino a domenica scorsa sulle palle ferme eravamo stati irreprensibili».

Al di là delle reti di Kablan e Stillhart che avevano indirizzato sul binario sbagliato la sfida, alla Stockhorn Arena il Lugano aveva dimostrato ancora una volta di avere grosse difficoltà nell’andare alla conclusione... «Abbiamo bisogno degli attaccanti, ma pure degli inserimenti dei centrocampisti, i quali devono andare al tiro con maggiore frequenza. Occorre che siano in grado di svolgere bene entrambe le fasi di gioco. Contro l’Yb ci sarà bisogno di grande equilibrio, perché concedere ai bernesi troppi contropiedi potrebbe risultare fatale. Conosciamo la forza dei gialloneri, una forza che non si discute. Ciononostante, noi vogliamo fare la nostra partita, magari più difensiva rispetto al solito, ma comunque con un atteggiamento positivo quando saremo in possesso palla per poter sfruttare gli spazi che avremo a disposizione».

Ieri nella seduta di allenamento Jacobacci ha proposto numerosi esercizi volti a migliorare la capacità di concludere verso la porta avversaria... «Ho pensato che fosse il momento giusto. Per far capire ai ragazzi che tutti loro sono in grado di segnare. Devono essere convinti dell’importanza di andare alla conclusione anche da fuori area. Osare andare al tiro significa sapersi assumere le proprie responsabilità, a prescindere dal ruolo occupato. Troppo spesso si ha la tendenza a pensare che il momento migliore per tirare sia quello che seguirà, per cui si cerca uno spiraglio sempre migliore, con l’unico risultato di permettere all’avversario di chiudere lo specchio. Spesso e volentieri il migliore e unico momento è rappresentato dal primo spiraglio di finestra che si apre sulla porta avversaria». Questione d’istinto, insomma.

Per un Lugano in difficoltà un avversario come lo Young Boys può rappresentare uno stimolo supplementare... «Credo che gli stimoli debbano sempre essere presenti, che si giochi contro i campioni svizzeri o contro il Thun. Ci alleniamo tutti i giorni per essere pronti quando arriva la partita. Chi scende in campo deve dimostrarmi voglia di giocare, attaccamento alla maglia, desiderio di fare risultato. Penso sia il minimo sindacale. Quando vedo un ragazzo entrare in campo con il muso lungo, significa che qualcosa non funziona».

Il fatto che lo Young Boys abbia molta più concorrenza rispetto agli ultimi anni potrebbe aumentare il peso sulle spalle dei bernesi, a tutto beneficio del Lugano... «Arriveranno a Cornaredo per i tre punti, ben sapendo di trovare un Lugano che nella fase difensiva sa farsi rispettare. Di certo Seoane non ci sottovaluterà perché è conscio che abbiamo a disposizione giocatori di qualità. Per loro i tre punti sono fondamentali, starà a noi trovare le contromisure per fare risultato».

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