Calcio

6-1 a Gibilterra, Svizzera qualificata agli Europei

I rossocrociati di Vladimir Petkovic accedono a una fase finale di un grande torneo per l'ottava volta nelle ultime nove, la quarta di fila

Vargas, il migliore in campo (Keystone)
18 novembre 2019
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Il successo 6-1 ai danni di Gibilterra – reti di Itten (doppietta), Vargas, Fassnacht, Styche per i padroni di casa, Benito e Xhaka –, ultima fatica dei rossocrociati nel gruppo D, qualifica la Svizzera alla fase finale di un grande torneo per l’ottava volta sulle ultime nove, la quarta di fila. Un traguardo notevole, questa regolarità, più difficile da tagliare che il superamento stesso di un girone che ha posto tutto sommato poche insidie a una Nazionale che a giugno lotterà quindi per la conquista del titolo continentale.

Passo regolare

Tutto sommato, la qualificazione è stata centrata con autorità, al netto di qualche passaggio a vuoto, su tutti il 3-3 in beffarda rimonta concesso alla Danimarca nell’incontro di andata, e il pareggio concesso agli irlandesi a Dublino. Un vero passo falso, però, non c’è stato, posto che a Copenhagen (sconfitta 1-0) si può anche perdere.

Rosa allargata e ringiovanita

Tra le note liete di questa campagna felicemente conclusa alla Rocca nel profondo sud della penisola iberica, l'allargamento della rosa rossocrociata, un po’ per scelta, un po’ per motivi continenti, leggasi infortuni a catena. Tale operazione ha permesso a giovani prospetti di mettersi in evidenza, si pensi a Elvedi, ormai pilastro della difesa, a Vargas, o a Itten, ragazzi sui quali Petkovic ha cominciato a investire con una certa insistenza, ottenendone riscontri promettenti e quella ventata di aria fresca che era nelle sue intenzioni fare entrare in un gruppo che ha voluto svecchiare dopo il Mondiale russo. Aver giocato con un certo anticipo sui tempi previsti, ha permesso al tecnico rossocrociato di avviare un corso che ha negli Europei sia l’obiettivo più immediato, sia una tappa lungo un processo di crescita che giustifichi le «ambizioni sconfinate» (così le ha definite il ct) di una Nazionale che ha svolto bene l’ultimo compito affidatole.

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