200 giocatrici professioniste militanti nella massima divisione iberica rivendicano un migliore trattamento salariale
Più di 200 calciatrici professioniste spagnole militanti nella massima divisione iberica si sono espresse a favore di uno sciopero (la cui data non è ancora stata resa nota) per protestare contro l'interruzione delle negoziazioni sui loro salari condotte da un anno a questa parte tra i sindacati delle giocatrici e i club. Le calciatrici chiedono un trattamento salariale pari a quello degli uomini e uno stipendio minimo di 12'000 euro all'anno. Le società al momento prevedono dei contratti a tempo parziale, nell'ordine degli 8'000 euro all'anno. «Le giocatrici hanno bisogno di un contratto di lavoro che ne tuteli i diritti, sono calciatrici a tempo pieno», spiega David Aganzo, presidente dell'Afe, l'associazione delle calciatrici spagnole, in un comunicato.