Calcio

Altro che Pardo, il film (già visto) è a Cornaredo

Contro il Sion il Lugano gioca bene, a tratti domina ma sbaglia troppe occasioni (colpiti anche due pali) e alla fine viene punito

Ti-Press/Gianinazzi
11 agosto 2019
|

Come con il Thun, anzi peggio, molto peggio. Perché se in quell’occasione nonostante la marea di occasioni da rete mancate il Lugano aveva comunque conquistato un punto (0-0), oggi contro il Sion i bianconeri hanno giocato se possibile ancora meglio, dominando l’avversario e colpendo anche due pali, prima però di rimanere con un pugno di mosche in mano per il gol-beffa incassato nel finale. E i minuti senza segnare, sono ormai diventati 281.

Alla quarta partita Fabio Celestini ha per la prima volta in stagione deciso di apportare modifiche all’undici iniziale e lo ha fatto nel reparto offensivo, preferendo Junior e Holender (esordio dal primo minuto con la maglia bianconera) a Bottani e Gerndt nella speranza di interrompere un digiuno in fase realizzativa che durava ormai da oltre due partite. In casa vallesana è spiccata invece l’assenza di Valon Behrami (rimasto a Sion infortunato) e il ritorno tra i titolari di Pajtim Kasami.

La partita si è aperta con due brividi “regalati” da Baumann (il secondo in collaborazione con Maric), che al 10’ si è lasciato passare tra le gambe un tiro apparentemente innocuo di Lenjani salvandosi solo grazie a un rimpallo sul suo piede e due minuti dopo non si è capito con il compagno di reparto permettendo a Uldrikins di rendersi pericoloso (nell’occasione bravo Kecskes a chiudere). La prima occasione per i padroni di casa è invece arrivata al 21’, con Holender lesto ad avventarsi su pallone vagante in area e a incrociare di sinistro, trovando però Fickentscher pronto alla parata. Ancora più clamorosa la rete mancata poco dopo da Junior, che ritrovatosi solo davanti all’estremo difensore ospite ha mandato a lato.

Il resto del primo tempo così come metà della ripresa sono scivolati via senza particolari sussulti, fino al 69’, quando un’intuizione di Lavanchy ha liberato Junior davanti alla porta, ma la deviazione del brasiliano si è spenta sul palo. Sullo slancio Celestini ha provato a vincere la partita inserendo insieme Bottani e Gerndt e la mossa ha quasi pagato all’83’, quando il rapidissimo numero dieci dopo una splendida serpentina ha colpito il secondo palo di giornata per la squadra di casa. Così, quando il gol per il Lugano sembrava nell’aria, ecco la beffa, con la prima sortita offensiva dei vallesani da circa 80 minuti (un calcio d’angolo, mica chissà cosa) che grazie all’incornata vincente di Itaitinga è valsa alla squadra del presidente Constantin i tre punti. E ai bianconeri tanta frustrazione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE