Calcio

Inter a Lugano, il ritiro è iniziato

La squadra nerazzurra, agli ordini di Conte, è giunta in Ticino, dove rimarrà fino al 18 luglio. Presenti anche i partenti Icardi e Nainggolan

L'arrivo dei nerazzurri a Villa Sassa. Presente anche Mauro Icardi (Ti-Press)
7 luglio 2019
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Il ritiro dell'Inter a Lugano è iniziato. Verso le 19.00 la squadra nerazzurra è giunta in Ticino e ha preso alloggio all'hotel Villa Sassa, dove rimarrà fino al 18 luglio. Si tratterà del primo contatto diretto tra i giocatori (nuovi e vecchi) e il tecnico Antonio Conte, fresco di ingaggio. A Lugano i nerazzurri si alleneranno a Cornaredo, ma le sedute saranno off limits per i tifosi, in quanto la società intende lavorare nel più stretto riserbo. Domenica prossima 14 luglio (17.30) sarà comunque in programma un'amichevole contro la compagine di casa. Presenti al raduno anche Mauro Icardi e Radja Nainggolan, entrambi sul piede di partenza in quanto non rientrano nei piani di Conte, ma al momento ancora aggregati al gruppo in attesa di una soluzione sul loro futuro.

Prima della partenza per Lugano, ad Appiano Gentile si è svolta la presentazione di Antonio Conte. «Io cerco disponibilità da parte dei miei calciatori, cerco calciatori che pensino per il 'noi' e quel che penso io lo pensa il club – ha affermato il nuovo tecnico –. Chiedo disponibilità da parte di tutti. Se qualcuno non dovesse essere su questa lunghezza d'onda, amici come prima e si faranno altre scelte. Dobbiamo alzare l'asticella e andare al prossimo step, avvicinandoci a chi è davanti. Non guardare chi è dietro. E dobbiamo trovare il modo di colmare la distanza. Ciò che vorremo fare è cercare di rendere felici i nostri tifosi, coinvolgerli col nostro gioco trasmettendo passione. Lavoreremo per dare un'identità alla squadra, un marchio di fabbrica. Su questo lavoreremo perché vogliamo rendere orgogliosi i tifosi».

Per quanto riguarda la possibilità di riportare l'Inter a competere sin da subito per la conquista del titolo italiano, Conte si è detto possibilista... «Nulla è impossibile, però dobbiamo anche sapere che per far diventare possibile l'impossibile c'è da lavorare tanto sul mercato, in campo, sulla mentalità. Il gap con le altre esiste, ma non deve essere un alibi o qualcosa che ci porta ad essere arrendevoli. Quel che posso promettere oggi ai tifosi è che daremo tutto noi stessi per costruire qualcosa di importante, ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che per due anni di fila l'Inter si è qualificata all'ultima giornata in Champions. Nessuno qui si considera un mago, ma noi lavoreremo tanto e dobbiamo farlo meglio degli altri se vogliamo colmare il gap prima possibile. Per fare qualcosa di straordinario c'è bisogno di buoni giocatori, ma soprattutto di grandi uomini ed è proprio ciò che noi stiamo cercando».

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