Calcio

Fc Lugano, 'statu quo' senza ripercussioni immediate

Si profila un nulla di fatto nella trattativa che Leonid Novoselskiy conduce con un fondo di investimento arabo per l'acquisizione del club

(Ti-Press/Crinari)
25 giugno 2019
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La tentazione, per tutto quello che Angelo Renzetti è riuscito a creare, portando e poi mantenendo una squadra ticinese in Super League, è quella di tifare per l’attuale numero uno bianconero, affinché possa restare in sella lui, che il club ha gestito e portato ad alti livelli, restando fedele ai principi di (quasi) totale indipendenza da finanziamenti esterni ai suoi contatti. Il suo scetticismo negli anni verso cordate, o presunte tali, ha sempre avuto ragion d’essere.
Di contro, sarebbe pronto a salutare con un misto di sollievo e soddisfazione l’accordo di Novoselskiy con il fondo di investimento arabo.

Non si straccerebbe le vesti, però, per la mancata ratifica, se davvero fosse questo l’esito delle ultime ore di una trattativa complicata, che pare avviata alla conclusione con un nulla di fatto.

Renzetti in Novoselskiy continua a vedere un’opportunità molto interessante – e seria – di partenariato, proprio per fare in modo che il futuro del Lugano, del ‘suo’ Lugano, possa essere garantito a lungo termine, ben oltre la stagione ormai alle porte. Da solo, lo ha ribadito in più occasioni, non può più andare avanti, se non per una stagione, grazie al tesoretto europeo. Il suo cuore si oppone alla cessione, ma logiche economiche e imprenditoriali – nonché il buon senso – gli hanno suggerito da tempo di vendere. Misura che adotterebbe a malincuore, ma che si rivela necessaria.

A breve termine il regno di Angelo Renzetti in veste di (unico) patron è destinato a finire, proprio per le esigenze viepiù vincolanti di un calcio che reclama milioni di franchi ogni stagione, pena la mancanza di competitività, ‘condicio sine qua non’ per attirare sponsor, spettatori, interesse in senso lato.

Milioni che l’attuale presidente ha trovato e ha sempre immesso, salvo però anch’egli arrendersi all’evidenza che da solo non ce la può più fare. Senza partner importanti, non è più in grado di governare la barca in acque non tempestose, ma agitate sì.

Da qui, da questa precisa esigenza, l’ingresso in società di Leonid Novoselskiy. Il quale però, a sua volta, non agisce d’impeto, bensì calcolando bene i rischi – e la portata – di un’operazione multimilionaria che verte su un piano quinquennale. Programmazione, non dannosa precipitazione: sono questi i termini della questione.

Una questione che rimane aperta, giacché i termini del ‘closing’ tra le parti potrebbero non essere rispettati, per le difficoltà che l’imprenditore russo sta avendo nella conclusione della trattativa con il fondo d’investimento arabo.
Scaduta l’opzione in mano a Novoselskiy, la trattativa con gli arabi potrebbe anche proseguire, ma con Renzetti quale interessato interlocutore, con il beneplacito del socio russo, il quale farebbe un piccolo passo indietro.

L’opzione scade oggi, ma anche se Novoselskiy non chiude l’affare, la collaborazione con Renzetti prosegue. Lo ‘statu quo’, di fatto, non ha ripercussioni immediate sull’Fc Lugano. La palla torna nel campo dell’attuale numero uno bianconero: è ‘costretto’ a vendere, ha pianificato di vendere, ma per ora resta al timone, in attesa di capire come e quando fare un passo indietro.

I tempi non sembrano ancora maturi.

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