Calcio

Corruzione, in stato di fermo Michel Platini

L'ex presidente della Uefa è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sull’assegnazione dei Mondiali di calcio in Qatar nel 2022.

18 giugno 2019
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Michel Platini, ex presidente della Uefa, è stato sottoposto a un interrogatorio  nell’ambito dell’inchiesta per corruzione sull’assegnazione dei Mondiali di calcio in Qatar nel 2022. Lo riferiscono i media francesi. Platini – uno dei più grandi calciatori europei della storia, ex campione della Juventus – è stato presidente della Uefa (il massimo organismo europeo del calcio) dal gennaio 2007 all’ottobre 2015.

Nello stesso periodo lasciò l’incarico perché accusato di avere illecitamente percepito 2 milioni di franchi svizzeri nel 2011 dall’allora presidente della Fifa, Sepp Blatter, come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002. Un'accusa dalla quale venne in seguito  scagionato dalla magistratura svizzera che archiviò le accuse di corruzione verso il dirigente francese.

'Platini – si legge in una nota redatta dai collaboratori dell'ex numero uno dell'Uefa – non ha nulla da rimproverarsi ed è totalmente estraneo a fatti che non lo riguardano. Non è un arresto, bensì un'audizione alla quale è intervenuto in veste di testimone nell'ambito di un'inchiesta che prevede che tutte le persone coinvolte vengano ascoltare prima di poter eventualmente mettersi d'accordo sulle risposte da fornire agli inquirenti. Platini si è messo a disposizione con serenità, ha fornito le risposte alle domande che gli sono state poste, anche quelle circa l'assegnazione degli Europei del 2016. Si è detto fiducioso sul prosieguo della vicenda.

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