Calcio

Il terzo posto scivola dalle mani del Lugano

I bianconeri non vanno oltre l’1-1 a Neuchâtel contro uno Xamax condannato allo spareggio e si fanno superare dal Lucerna in classifica

22 maggio 2019
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Il Lugano non ha più il suo destino in mano. Perlomeno non per quel che riguarda il terzo posto e la qualificazione diretta alla fase a gironi della prossima Europa League, obiettivo che si è clamorosamente allontanato dai bianconeri a una giornata dal termine della stagione con il pareggio (1-1) a Neuchâtel e il conseguente sorpasso in classifica del Lucerna (3-0 sullo Zurigo).

Per ovviare alle pesantissime assenze di Gerndt (squalificato come Crnigoj) e Junior (infortunatosi nell’allenamento della vigilia) – 22 gol in due sui 46 che il Lugano ha messo a segno in campionato – Fabio Celestini ha giocoforza puntato sulla voglia di riscattto di Armando Sadiku (solo 2 gol in 14 presenze), sostenuto dal dal trio Lavanchy, Bottani e Brlek. Ad accendere la partita ci ha provato il solito Nuzzolo, che all’8’ si è portato il pallone sul destro e dal limite dell’area ha colpito il palo, prima di riprendere la sfera e vedere il suo secondo tentativo bloccato da Baumann. Una fiammata che sembrava dover rimanere isolata in un primo tempo avido di emozioni, con lo sterile possesso palla degli ospiti che non riusciva a far breccia (un solo tiro, di Bottani, nello specchio) in una squadra di casa chiusa nella propria metà campo e pronta a ripartire. Al 36’ però il fato (o se preferite Gomes) ci ha messo lo zampino deviando beffardamente alle spalle di Walthert una conclusione non troppo convinta di Vécsei, che aveva ricevuto palla grazie a una bella combinazione Sabbatini-Bottani.

Nella ripresa i padroni di casa hanno provato a uscire maggiormente dal loro guscio e al 57’ Pululu ha sorpreso sull’interno Sulmoni, che non ha potuto fare altro che atterrarlo in area. La traversa ha di nuovo salvato Baumann sul rigore di Nuzzolo, ma l’episodio ha dato coraggio ai rossoneri. Ancora il numero 14 ha chiamato l’estremo difensore dei ticinesi alla parata sul primo palo e al 67’ il neo entrato Pickel si è trovato (troppo) libero di colpire di testa e superare un incolpevole Baumann. La reazione del Lugano si è vista al 73’, quando Lavanchy si è inventato uno splendido pallone filtrante per Sadiku, il quale anche a causa di un controllo non perfetto non ha incrociato nel migliore dei modi la conclusione, intercettata dal portiere di casa. All’80’ ci ha provato anche Vécsei, sparando però troppo alto dal limite, mentre all’85’ a evitare la sconfitta ci hanno pensato ancora Baumann (su Pululu) e l’errore da due passi di Nuzzolo sulla ribattuta. Stesso discorso qualche minuto dopo ma dal lato opposto del campo, con Walthert che ha salvato sulla capocciata di Sadiku negando al Lugano la possibilità di riprendersi l’Europa.

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