Salvezza certa, anzi terzo posto

L'ha sbloccata in avvio, l'ha gestita bene nel primo tempo, molto meno bene nella ripresa, ma alla fine l'ha vinta, ed è quello che più contava. Il Lugano è terzo, da solo, in virtù del successo ai danni del San Gallo firmato dal magico sinistro di Alexander Gerndt, la cui punizione in avvio di gara ha fulminato Stojanovic. Superati, in un sol colpo, gli stessi biancoverdi, il Thun finalista di Coppa Svizzera domenica (contro il Basilea), e lo Zurigo. E con i tre punti, anche la salvezza (la 4ª consecutiva in Super League) è ormai matematica, con il Neuchâtel Xamax penultimo lontano 8 punti quando in palio ce ne sono ancora solo 6. Un vero affare, meritato, in virtù di una prestazione inevitabilmente un po' sofferta, ma ugualmente coronata da quel successo che alimenta le speranze europee di una squadra che ha dimostrato anche di saper soffrire.
Una sola occasione, sul conto del San Gallo, troppo poco per delegittimare una vittoria che il Lugano ha saputo costruire con una prodezza e poi difendere col cuore, più che con un calcio ragionato.
Nota gravemente stonata, il nervosismo che ha portato le due panchine a un confronto fin troppo ravvicinato di cui hanno fatto le spese il ds Giovanni Manna e il team manager Marco Padalino, allontanati dall'arbitro Bieri per intemperanze condivise con lo staff degli ospiti di cui francamente la serata avrebbe fatto a meno.

Il Chiasso resta ultimo

La rimonta del Chiasso si è (per ora) fermata alla Schützenwiese, dove i rossoblù si sono inchinati 2-0 al Winterthur (in rete con Seferi al 13' e Doumbia al 25'. Quando al termine della stagione mancano due giornate, i ragazzi di Andrea Manzo rimangono così sul fondo della classifica di Challenge League a due punti di distanza dal Rapperswil (sconfitto 5-3 dal Servette) e a tre da Sciaffusa e Kriens.