Calcio

Lugano, al Tourbillon beffa sui titoli di coda

Il Sion trova il pareggio al 94' (2-2) sugli sviluppi di un ultimo disperato calcio d'angolo. La vittoria manca da otto partite

10 febbraio 2019
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Beffardo pareggio esterno del Lugano sul campo del Sion che espugnò nella prima giornata di campionato (in tutto il 2018 i vallesani avevano conquistato un solo punto contro i bianconeri, a dicembre a Cornaredo). Ospiti in vantaggio alla prima conclusione, grazie a Gerndt, liberato davanti a Fickentscher da Piccinocchi. In un primo tempo senza altri squilli (leggasi azioni pericolose), il Sion ha comunque trovato il pareggio grazie a un'ingenuità del portiere Baumann: punizione innocua di Asdryan, intervento goffo dell'estremo difensore ospite, e tap-in vincente di Lenjani, in anticipo su Lavanchy.
Nella ripresa, meglio il Sion per qualche minuto, ma Celestini rimedia disegnando la difesa a quattro e inserendo Brlek a centrocampo, Fazliu al posto di Bottani, e Sadiku. Ritrovato un assetto ben equilibrato, il Lugano ha colpito con capitan Sabbatini, liberato al centro dell'area da una sponda di Fazliu, a sua volta ispirato da Piccinocchi.
Nel finale i brividi più grandi. Djitté salta anche Baumann ma a porta sguarnita trova il modo di calciare sopra la traversa. Sospirone di sollievo in casa bianconera, con la panchina in festa come se i compagni avessero segnato ancora. Non è finita, però, perché sugli sviluppi di un ultimo calcio d'angolo, i vallesani trovano il clamoroso pareggio di Ndoye di testa. Agli archivi va un pareggio che profuma di beffa. È da otto partite che il Lugano di Celestini non trova la vittoria. Al Tourbillon sembrava fatta, ma l'appuntamento è ancora una volta rinviato.

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