Calcio

Nel Magnifico Borgo soffia aria nuova

Agli ordini di Mattia Croci-Torti c'è una rosa giovane: 'Vogliamo trovare il nostro posto in Prima Lega con giovani della regione'

15 settembre 2018
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A vederla così, la classifica sembrerebbe essere stata rovesciata: il Mendrisio che pochi mesi fa aveva chiuso a un sol punto dalle finali di promozione, in questo inizio di stagione si ritrova al terz’ultimo posto con un solo punticino in saccoccia. Hanno invertito il nome delle squadre, verrebbe da dire. E invece no: il Mendrisio non è certamente quello visto nelle prime sei giornate, ma non è più nemmeno quello capace di lottare ai vertici della categoria. I debiti e i problemi societari venuti a galla nell’ultima stagione hanno costretto a un drastico ridimensionamento delle ambizioni, pur senza prendere in considerazione l’ipotesi di alzare bandiera bianca. Alla testa del club è arrivato, lo scorso mese d’aprile, Sebastiano Pellegrini, coadiuvato da un team nuovo e pronto a lavorare per garantire al Magnifico Borgo una squadra più che dignitosa per la categoria, senza dover per forza svaligiare la cassaforte di famiglia. A lavorare sul campo è invece giunto Mattia Croci-Torti, ex bandiera del Chiasso ed ex assistente di Pierluigi Tami prima e Guillermo Abascal poi sulla panchina del Lugano. Con il “Crus” abbiamo voluto analizzare il difficile inizio della sua squadra, ferma a un punto dopo le prime sei partite... «Quest’anno è cambiata la dirigenza e si è voluto affrontare, con un budget molto meno corposo rispetto agli scorsi anni, un campionato scevro di proclami, nel quale trovare pian piano una nostra collocazione. Puntando su ragazzi della regione e del Luganese, giocatori che spesso non trovano spazio a Chiasso o Lugano o che si mettono in mostra nelle categorie inferiori». Anche la rosa ha subito un make up considerevole... «Sono partiti tutti gli attaccanti, Vinatzer, Sarr, Lagrotteria e soltanto in questi ultimi giorni sono arrivati alcuni sostituti interessanti, quali Danijel Sturm dal Chiasso, Tomas Cocimano e Carlos Cortez dal Lugano. La sfida persa 2-1 a Linth è stata la prima nella quale ho avuto a disposizione la rosa al completo. Attualmente stiamo convivendo con l’incapacità di essere perforanti negli ultimi 30 metri, mentre la difesa e il centrocampo si stanno comportando bene, tant’è che soltanto a Höngg la squadra è stata nettamente battuta (4-0 il risultato finale, ndr), tutte le altre sconfitte sono state decise da un solo gol di scarto. L’arrivo di Sturm, però, mi garantirà la possibilità di trovare soluzioni alternative». Nessun allarmismo, dunque... «Siamo tutti arrabbiati e scontenti per come è iniziata, ma sappiamo che questo gruppo può fare molto meglio. Certo, la rosa non è stata allestita per vincere il campionato, questo è sotto gli occhi di tutti, ma è certamente in grado di cogliere una salvezza agiata». Occorre però trovare una soluzione al problema del gol... «Spetterà a me proporre una tattica ancor più offensiva, in modo da facilitare agli attaccanti l’arrivo in zona utile. Qualcosa con Sturm mi sembra già cambiato: contro il Linth è giunto tre volte davanti alla porta: due occasioni le ha sbagliate, ma una l’ha messa dentro. Una vittoria ci servirebbe da déclic per girare a nostro favore quegli episodi che in queste prime settimane ci hanno penalizzato». Nonostante un punto in sei partite, Croci-Torti continua a sentire l’appoggio della dirigenza... «Senza ombra di dubbio. Nessuno è contento della piega presa dagli eventi, ma le scelte sono condivise e cerchiamo di lavorare al meglio, passo dopo passo». Cosa vi manca, a parte il fiuto del gol? «Siamo un gruppo giovane, per cui un pizzico di esperienza e di malizia fa di certo difetto. Inoltre, paghiamo sotto il profilo fisico: sono centimetri e chilogrammi che si fanno sentire, in particolare in occasione delle palle ferme, sulle quali abbiamo sofferto più del dovuto». Prossima occasione per trovare i primi tre punti della stagione, domani, quando sull’erba del Comunale arriverà il Wettswil/Bonstetten.

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