Calcio

La rivoluzione non basta, continua la crisi del Lugano

Con il Lucerna i bianconeri (con 7 cambi rispetto a Zurigo) vanno sotto e reagiscono con Junior, ma la doppietta di Schürpf li condanna alla 4ª sconfitta filata

18 marzo 2018
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La crisi è servita. Dopo quattro vittorie consecutive (3 nel 2018) il Lugano è ormai entrato in una spirale negativa dalla quale fatica a uscire, come certifica il 2-1 incassato oggi a Cornaredo con il Lucerna, che rappresenta il quarto ko filato dei bianconeri.

Per cercare di dare una scossa alla squadra e invertire la tendenza negativa Tami ha provato a mettere in pratica una piccola rivoluzione lasciando in panchina gente come Sulmoni, Mihajlovic, Gerndt, Ledesma, Crnigoj e lanciando dal primo minuto i vari Janko, Krasniqi (esordio da titolari per entrambi), Daprelà, Vécsei e Junior. Confermato anche Kiassumbua tra i pali, con Da Costa nemmeno convocato e il giovane Alexander Muci (classe 2000) in panchina in attesa del tesseramento del nuovo arrivo Baumann.

A creare il primo brivido in un match disputato su un terreno reso scivoloso dalla pioggia sono stati i padroni di casa, con Vécsei che da ottima posizione ha messo a lato un pallone centrato da Mariani. Poi solo qualche mezza occasione e diversi errori da una parte come dall’altra. Fino al 41’, quando gli ex Acb Grether e Schürpf hanno confezionato il vantaggio ospite, con il centrocampista che sul secondo palo ha depositato in rete indisturbato (perso da Krasniqi) il cross del difensore.

Nella ripresa i bianconeri hanno avuto una grossa doppia occasione al 50’ con Sabbatini che si è visto respingere un tiro a botta sicura da Cirkovic e Junior che poi non è riuscito ad angolare la sua conclusione, intercettata da Omlin. Lo stesso brasiliano al 71’ si è però inventato il gol del pareggio con una gran botta all’incrocio dei pali dal limite dell’area. Piccinocchi e compagni hanno preso fiducia e l’inerzia della partita sembrava ormai cambiata, ma cinque minuti il pari la difesa di casa si è fatta sorprendere, concedendo prima a Demashaj di concludere e colpire il palo, e poi a Schürpf di raccogliere la respinta del montante e superare nuovamente Kiassumbua regalando ai suoi il successo.

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