Calcio

Gli staff delle 32 finaliste favorevoli alla Var

Sabato a Zurigo il Board deciderà sull'utilizzo della moviola in campo a Russia 2018. I tecnici, riuniti a Sochi, hanno detto la loro

28 febbraio 2018
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Gli staff delle 32 finaliste della Coppa del mondo 2018 si sono detti piuttosto favorevoli all'introduzione della Var, la video assistenza per gli arbitri, nel torneo della prossima estate in Russia. L'International Board, l'ente che gestisce le regole del calcio, sabato prenderà una decisione in merito nella sua seduta programmata a Zurigo. Riuniti in questi giorni a Sochi, allenatori e assistenti delle squadre impegnate al Mondiale (compreso Vladimir Petkovic) non hanno perso l'occasione per far sapere la loro in merito alla moviola in campo... «Credo sia una decisione che potrebbe avere aspetti molto positivi – ha commentato Guy Stéphan, “secondo” di Didier Deschamps sulla panchina della Francia –. Si andrebbe verso una diminuzione degli errori. Favorevole pure Carlos Queiroz, tecnico del Portogallo... «È ovvio che il calcio non possa andare avanti continuando a chiudere gli occhi sul mondo moderno». Punto di vista condiviso da Celso Otero, selezionatore dell'Uruguay, per il quale la Var «migliorererà il calcio. Credo che l'uso della video assistenza verrà approvato e in seguito potremo trarre delle valutazioni sull'efficacia di questo aiuto». Altro difensore della moviola in campo, l'assistente dell'Arabia Saudita, Manuel Suarez: «Il sistema ha quale obiettivo di eliminare gli errori arbitrali. Ci porterà verso un calcio più giusto».

Nel mondo del pallone, però, non tutti vedono di buon occhio l'intromissione della tecncologia. Negli scorsi giorni il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin, aveva affermato che in Champions League la Var non farà la sua apparizione nemmeno la prossima stagione: «Nessuno è in grado di dire esattamente come funziona la sua gestione. C'è ancora troppa confusione». A differenza di Ceferin, il presidente della Fifa Gianni Infantino è da sempre un difensore del nuovo corso, limitatamente a quattro situazioni di gioco: dopo un gol segnato, in caso di rigore, per l'applicazione di un cartellino rosso e in caso di correzione dell'identità di un giocatore sanzionato.

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