MOUNTAIN BIKE

La rinascita passa anche dal Ticino

Tutto (o quasi) pronto per gli Europei che andranno in scena al Monte Ceneri dal 15 al 18 ottobre. Domani al via la pervendita della seconda tranche di biglietti

2 ottobre 2020
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Il grande ciclismo torna in Ticino. E lo fa abbandonando la strada e addentrandosi nei boschi. In un anno che nessuno potrà dimenticare, i Campionati europei di mountain bike in programma al Monte Ceneri dal 15 al 18 ottobre, rappresentano una sorta di rinascita per lo sport in Svizzera, in quanto una delle prime manifestazioni di respiro internazionale organizzate entro i confini della Confederazione. L'evento è stato presentato questa mattina nell'Auditorium di BancaStato (sponsor principale) a Bellinzona. Tra due settimane in Ticino approderà il meglio della mountain bike mondiale. Certo, mancherà qualche pezzo grosso come il brasiliano Avancini, ma la crème del rampichino sarà al via. Anche perché gli Europei arrivano appena una settimana dopo i Mondiali in Austria, per cui tutti cercheranno di approfittare della forma che si suppone essere al top. Il Velo Club Monte-Tamaro meno di tre mesi fa aveva raccolto il testimone da Graz, costretta rinunciare all'evento e in poco tempo ha messo a punto un'organizzazione resa ulteriormente complicata dalla situazione pandemica tutt'ora in corso. «È stato difficile, impegnativo, ma anche stimolante – ha affermato Marzio Cattani, presidente del comitato d'organizzazione –. Devo ringraziare tutti coloro i quali hanno dimostrato grande flessibilità, dai collaboratori agli sponsor, senza l'impegno dei quali sarebbe stato impossibile allestire tutto nei tempi richiesti».

Massimo di 1'000 spettatori

Il dossier più delicato è ovviamente quello che riguarda le norme sanitarie contro il Covid-19... «Abbiamo allestito un piano sicurezza in grado di garantire al massimo sia gli spettatori, sia i ciclisti e i loro staff. Alla manifestazione sarà ammesso un massimo di 1'000 spettatori a giornata, separati in tre diverse zone senza possibilità di scambio, anche per poter gestire al meglio l'eventuale tracciabilità. Per ciclisti e squadre, invece, ci sarà una vera e propria bolla: avranno un ingresso riservato per accedere alla zona delle squadre e alla partenza».

Una prima tranche di biglietti è già stata messa in vendita ed è andata a ruba. A partire da domani verrà riaperta la prevendita fino a esaurimento dei tagliandi. Chi desiderasse vivere in prima persona gli Europei di mountain bike potrà provare ad acquistare un biglietto su www.biglietteria.ch. Con l'acquisto di un'entrata, i tifosi riceveranno pure una mascherina che dovranno obbligatoriamente indossare.

Presente alla conferenza stampa pure Enrico Della Casa, segretario generale dell'Unione europea di ciclismo (Uec), il quale si è detto «molto felice di poter organizzare un evento di questo spessore al fianco di un club di importanza storica come il Vc Monte-Tamaro. Il 2020 è stato un anno difficile, ma siamo comunque riusciti a mettere in scena – per altro con grande successo – gli Europei su strada e sono sicuro che anche quelli di mountain bike conosceranno un esito altrettanto positivo».

Al via anche ter ticinesi

Le gare in programma saranno nove. Si inizierà il giovedì con il Team Relay, venerdì si disputerà l'Eliminator, mentre il grande giorno sarà sabato con U23 uomini, élite donne e élite uomini. Infine, domenica gareggeranno le due categorie U19 e le ragazze U23. La Nazionale svizzera presenterà anche quattro atleti del Vc Monte-Tamaro. Ovviamente Filippo Colombo, al suo primo Europeo tra i "grandi", ma anche Janis Baumann e le due ticinesi Linda Zanetti e Giulia Alberti, impegnate nella categoria juniores... «La convocazione è stata una grande sorpresa, mi sono messa a saltare in casa sotto gli occhi esterrefatti dei miei genitori – ha affermato Giulia Alberti –. Sono al primo anno nella categoria e per me le avversarie sono tutte nuove, non ho avuto grandi occasioni d affrontarle. Con un top 15 sarei al settimo cielo».

Diversamente dalla sua compagna di squadra, Linda Zanetti un'esperienza con la Nazionale l'ha già a avuta, per quanto non nei boschi... «Ho avuto modo di prendere parte agli Europei su strada. Pensavo che la strada non fosse divertente, ma dopo quell'esperienza mi sono ricreduta e penso che in futuro potrei riprovare. Per gli Europei di mtb non mi pongo degli obiettivi: spero che il fatto di poter correre su un percorso che conosco bene posa essere un vantaggio».

Da segnalare infine l'imponente sforzo della Rsi che trasmetterà in diretta le gare del sabato (con l'ausilio di 22 telecamere) e in streaming quelle della domenica, permettendo in tal modo a tutti gli appassionati impossibilitati a recarsi di persona lungo il tracciato, di godere di una manifestazione sportiva che si preannuncia di altissimo livello.

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