Automobilismo

Impresa solo sfiorata per Marciello al Nürburgring

Un guasto alla centralina frena la marcia del ticinese, solidamente al comando dopo 4 ore di gara

Poca fortuna in Olanda per Camathias e compagni
28 settembre 2020
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È stato un guasto tecnico a frenare la marcia di Raffaele Marciello verso quello che sarebbe potuto essere un trionfo nella 24 Ore del Nürburgring.

Uno sfortunato contrattempo che ha rovinato quella che poteva essere una festa, a coronamento di un weekend iniziato in modo promettente per il portacolori di Mercedes Amg del team Getspeed. Coadiuvato dai tedechi Götz, Schiller e Buhk, Marciello era infatti riuscito a chiudere le qualificazioni di un uggioso venerdì con il terzo miglior tempo, ottenuto su un percorso semi asciutto: un buon punto di partenza per affrontare la gara. La 24 Ore ha poi preso avvio su un circuito bagnato, con Marciello al volante. Che si è subito portato al comando, facendo il vuoto alle sue spalle: dopo appena due ore di gara il suo vantaggio ha toccato il minuto nei confronti della Amg in seconda posizione e il minuto e mezzo sulla Lamborghini in terza posizione. Ripresi i comandi della vettura dopo quattro ore complessive di gara sotto un diluvio, Marciello è incappato in un'uscita di strada dovuta al malfunzionamento dei freni (probabile causa un problema alla centralina dell'Abs riconducibile a una precedente uscita di pista). Niente danni fisici ma ingenti alla macchina. Pochi istanti dopo, a riprova delle condizioni di gara fattesi proibitive, la direzione ha deciso di interrompere la corsa per eccessiva pioggia, interruzione durata per tutta la notte e fino alle 8 del mattino. I meccanici del Team Getspeed ne hanno approfittato per lavorare alacremente per riparare la vettura, rendendola utilizzabile per la restante parte della gara, senza però alcuna velleità di classifica visto il terreno perso nei confronti degli avversari (due giri di ritardo rispetto alla testa della corsa). Il tempo residuo è pertanto servito da test per acquisire dati su un circuito sul quale non si smette mai di imparare.

Archiviata la prova del Nürburgring, Marciello in settimana sarà impegnato nei test ufficiali della 24 Ore di Spa-Francorchamps, gara che si disputerà a
metà ottobre, mentre il weekend seguente (quello del 24 ottobre) sarà invece di scena sul circuito del Sachsenring per l'Adac Gt Masters.

Tutto in salita il weekend di Camathias e compagni a Zandvoort

Da dimenticare il weekend vissuto da Joel Camathias, Ivan Jacoma e tutto il team Centri Porsche Ticino in quel di Zandvoort, sede del quarto appuntamento della Gt4 European Series. Su una pista ostica, che Camathias non conosceva, e con condizioni meteo e di pista soggette a continui cambiamenti, la compagine ticinese ha vissuto un fine settimana tutt'altro che esaltante. Già confrontati con un problema alla centralina che li ha praticamente costretti presentarsi al via delle qualifiche senza poter provare nelle libere, Camathias e compagni hanno comunque disputato una caparbia prima gara, portando la Porsche 718 Gt4 Cayman alla terza posizione fra le vetture Pro-Am, poi però trasformata in un quarto posto a seguito di una penalità di 5" per un contatto nel secondo stint, con Camathias al volante. In gara 2, la Porsche nero-verde si è nuovamente portata in zona podio, ma nella fase finale, Jacoma è stato letteralmente spedito contro il guardrail dal turco Bölukbasi, danneggiando gravemente la vettura (e uscendone pure con le costole doloranti).

«È stato un weekend iniziato male e finito peggio - commenta Joel Camathias -. Come se non fosse bastata la difficoltà oggettiva di una pista non semplice e praticamente da scoprire sia per me, sia per Ivan, e l’alternanza fra bagnato e asciutto, il problema alla centralina non ci ha permesso di girare nelle libere. Eppure in gara 1 abbiamo centrato il podio, che poi ci è stato negato per una penalità davvero difficile da capire, per un normale contatto di gara di Ivan nei primissimi giri. In gara 2, l’incidente subìto da Ivan e ampiamente documentato dalle immagini Tv si commenta da solo. L’avversario ha semplicemente dato una ruotata a Ivan, spedendolo contro il guardrail. La macchina è distrutta e Ivan ha rischiato grosso: poteva finire molto peggio. Se non ci sono due pesi e due misure, sono curioso di vedere che sanzione prenderanno i commissari in questo caso. Per quanto riguarda noi, la cosa migliore è guardare avanti alla prossima gara».

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