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Prima i Campionati svizzeri e poi il Galà per Petrucciani

Il 20enne di Mosogno, che da tre anni corre con i colori dell'Lc Zurigo, a caccia del bis nazionale sul giro di pista

Un anno fa a Galà dei Castelli (Ti-Press)
10 settembre 2020
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Il Galà dei Castelli è dietro l'angolo. Ma la strada che conduce a Bellinzona, per Ricky Petrucciani, ventenne onsernonese che da fine 2017 corre con i colori dell'Lc Zurigo, passa da Basilea, dove domani e sabato si disputano i Campionati svizzeri di atletica. Che, ironia della sorte, se non ci si fosse messa di mezzo la pandemia di coronavirus, avrebbero dovuto svolgersi proprio nella capitale ticinese a fine maggio. Il calendario di Petrucciani si ritrova così con due appuntamenti segnati con l'evidenziatore nell'arco di una manciata di giorni. Perché da una parte c'è un titolo nazionale (quello sui 400 m, conquistato un anno fa, ancora a Basilea, in 46"82) da confermare, e dall'altra c'è una nuova intrigante sfida messa in piedi dagli organizzatori dell'appuntamento all'ombra dei castelli di Bellinzona. «Beh, è un bel programmino, non c'è che dire - conferma Ricky Petrucciani -. Saranno giorni intensi, ma mi sento pronto per affrontarli: la forma c'è; speriamo che questa impressione trovi riscontro anche all'atto pratico. A Basilea correrò contro i miei avversari ma anche contro il cronometro: farò di tutto per confermare il titolo sul giro di pista, tentando nel contempo di limare ancora qualche centesimo al mio personale (ora di 46"30, primato stabilito, guarda un po', alla scorsa edizione del Galà dei Castelli, ndr). Fisicamente e mentalmente sono pronto per la sfida». Come l'hai preparata? «Gare a parte, nelle scorse settimane ho lavorato tanto sulla velocità. Poi ho staccato un po' la spina per rigenerarmi e non affaticarmi, facendo solo un allenamento di rifinitura». La prima verifica è in programma per domani alle 18, momento in cui Petrucciani sarà impegnato nelle qualificazioni sul giro di pista, ma, ovviamente, il pensiero è già rivolto alla finale di sabato, programmata alle 14.30.

Nonostante il netto crescendo nelle discipline più veloci (con, non da ultimo, il nuovo primato ticinese sui 100 m stabilito un mese fa a Regensdorf in 10"37), a Basilea sarà impegnato unicamente sul giro di pista: «È un po' che non corro più i 400 m, che restano pur sempre la mia disciplina prediletta: dopo diverse settimane e mesi in cui ho messo il focus sulla velocità, è arrivato il momento che riprenda dimestichezza sulla distanza maggiore. Se, d'accordo con il mio allenatore, negli scorsi mesi l'accento è stato messo sulle distanze più brevi è perché perfezionando la velocità di punta si può guadagnare anche parecchio su quelle più lunghe. La mia speranza è che i progressi evidenziati nei 100 e 200 m possano proiettarsi anche sul giro di pista».

'Avversari tosti a Bellinzona'

Da un impegno all'altro, perché, nemmeno il tempo per riprendere fiato e martedì Ricky Petrucciani sarà nuovamente in pista. Stavolta, come detto, a Bellinzona, nell'ambito del Galà dei Castelli. Che un anno fa, sempre sul giro di pista, l'aveva visto misurarsi (non sfigurando affatto) a gente del calibro di LaShawn Merritt (vincitore in 45"82) e Terrence Agard (46"29): l'onsernonese aveva chiuso al terzo posto, direttamente alle spalle dell'olandese, staccato di un centesimo. «Quest'anno il parterre sarà giocoforza più ridotto, ma non per questo la corsa si preannuncia meno appassionante, anzi! Mi aspetto una gara molto tosta: conosco i miei avversari e ho già corso con loro. Anche se non sono i nomi dell'anno scorso, ci sono diversi ossi assai duri tra di loro».

Potessi scegliere, preferiresti ritoccare il tuo personale ai Campionati svizzeri o al Galà? «È una bella domanda... Diciamo che la mia speranza è quella di abbassare il personale... in entrambe le occasioni!».

La rincorsa per Rio passa anche da Cham

La scelta di lasciare il Ticino per trasferirsi sulle sponde della Limmat ha permesso a Ricky Petrucciani di fare il grande salto, passando da giovane di belle promesse ad atleta affermato. «Sicuramente questa scelta ha contribuito a farmi crescere, come sportivo ma anche come persona. Ma di strada da fare ne ho ancora molta...». Una strada che lo porterà, da inizio 2021, anche nel canton Zugo, e più precisamente al nuovissimo centro Oym di Cham dove, sempre con i colori dell'Lcz, cercherà di affinare ulteriormente la sua tecnica con l'obiettivo di limare altri preziosi centesimi. «L'Oym in pratica è un centro sportivo costruito su volontà dei dirigenti dell'Ev Zugo. Qui ogni aspetto dello sport e delle sue prestazioni viene affrontato e analizzato in tutte le sue sfaccettature, passando per l'alimentazione, la psicologia o, ancora, gli aspetti scientifici». Ovviamente questo centro ospiterà in primis i giocatori di hockey dello Zugo, ma potranno farvi capo anche altri 'eletti' (pochi invero). E fra questi, appunto, c'è anche Ricky Petrucciani: «In totale saremo tre atleti, massimo quattro; io sarò l'unico ticinese. Beninteso, le sedute di Zugo le svolgerò in parallelo a quelle con l'Lcz, con cui continuerò come da programma ad allenarmi e a gareggiare. Personalmente la reputo una grande opportunità, che potrà contribuire a farmi limare qualche altro centesimo...». Perché nel mirino del giovane originario di Mosogno c'è un altro grande obiettivo: le Olimpiadi di Tokyo. «Sono un obiettivo reale. È vero che quando hanno reso noti i limiti per staccare il biglietto per i Giochi (44"90 per i 400 m) mi sono reso conto che la strada era più in salita rispetto a quanto pensassi inizialmente, ma non è impossibile da percorrere. Devo limare diversi decimi al mio personale: so che non sarà facile, ma ci proverò. A Rio, tanto per fare un paragone, il limite era di 45"50; decisamente più accessibile. A Tokyo, insomma, ci sarà praticamente solo l'elite. Ad ogni modo, se non dovessi farcela con il tempo, potrei sperare di ottenere il pass per Tokyo grazie al mio ranking. Qualora non dovessi riuscirci con i 400 m c'è pure pronto un 'piano B': ai Campionati svizzeri di staffetta di Zugo, tra una settimana, proveremo la 4 x 400 mista. Sarà una sorta di test: qualora le indicazioni dovessero essere positive, e la mia speranza è quella, non è detto che possa partire il progetto per inseguire un biglietto per Tokyo un questa disciplina».

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