BOXE

Fury si separa dal manager accusato di legami col crimine

Il britannico, campione del mondo dei pesi massimi, mette fine alla collaborazione con l'irlandese Daniel Kinahan. Bob Arum: 'Molta confusione in meno'

Keystone
24 giugno 2020
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Tyson Fury prende una nuova strada. Dopo le accuse mosse a uno dei suoi manager, l'irlandese Daniel Kinahan, di avere dei contatti col mondo del crimine organizzato. Anzi, stando al deputato laburista irlandese Alan Kelly, che cita fonti giudiziarie, Kinahan avrebbe «una posizione rilevante a livello mondiale». Ad annunciare la fin della collaborazione è l'altro promoter di Fury, l'88enne statunitense Bob Arum, il quale (sottolineando «l'ammirazione e il rispetto» nei confronti di Kinahan), ha spiegato che si occuperà personalmente dell'organizzazione dei contratti di Fury, il quale s'è già accordato con l'altro pugile britannico Anthony Joshua per disputare due combattimenti destinati a designare chi diventerà il nuovo, e unico, campione mondiale dei Massimi. Ora che Kinahan ha deciso di fare un passo indietro, ha spiegato Arum, «ci sarà molta confusione in meno».

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