La 22enne del Bahrein, campionessa mondiale sui 400 un anno fa, sospesa per non aver osservato l'obbligo di localizzazione al riguardo dei test antidoping
Stavolta tocca a Salwa Eid Naser finire nel mirino dell'Uia, l'Unità per l'integrità dell'Atletica messa in piedi dalla Federazione internazionale di atletica leggera. La ventiduenne del Bahrein, passata alla storia per aver corso i 400 in 48''14 un anno fa a Doha, diventando la terza donna più veloce di sempre sulla distanza, è stata temporaneamente sospesa per non aver osservato l'obbligo di localizzazione al riguardo dei test antidoping, cosa che gli atleti sono tenuti a fare costantemente per permettere ai controllori di effettuare eventuali esami a sorpresa fuori dal periodo di gara.
Campionessa del mondo un anno fa sul giro di pista, l'astro nascente di origine nigeriana era riuscita a illustrarsi già nell'edizione 2017 dei Mondiali, dove era riuscita a mettersi al collo la medaglia di bronzo.