CALCIO

Nazionale Usa, rinviato il processo per discriminazione salariale

Il giudice della California ha accettato la richiesta delle parti, anche alla luce della pandemia in corso

9 aprile 2020
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La data del processo per discriminazione salariale nella causa intentata dalle giocatrici della Nazionale degli Stati Uniti contro la federazione nazionale, è rinviato al 5 maggio al 16 giugno. Lo ha reso noto un'informativa del giudice della California incaricato del dossier.

Il giudice Gary Klausner ha dunque accettato la richiesta delle due parti di potersi meglio preparare, in un momento reso difficile dalla pandemia in corso. Da tre settimane il governatore della California, Gavin Newsom, ha ordinato la quarantena in tutto lo Stato alfine di rallentare la propagazione del virus. Inoltre, il giudice Klausner ha deciso di posticipare al 1. giugno la seduta preparatoria del processo, prevista in un primo tempo il 20 aprile.

Le giocatrici della Nazionale statunitense, con alla testa l'attivista Megan Rapinoe, avevano deciso lo scorso anno di portare davanti al tribunale la federazione Usa, accusandola di discriminazione salariale basata sul sesso. Le giocatrici reclamano 66 milioni di dollari in arretrati salariali in virtù delle leggi sulla parità di salario e sui diritti civili. Affermano infatti di non essere state pagate a sufficienza in rapporto a quanto versato ai giocatori della squadra maschile.

La federazione statunitense aveva in un primo tempo controbattuto affermando che essere membro della Nazionale maschile implica un livello più elevato di competenze, basate su forza e velocità. Affermazioni poi smentite in un documento presentato il mese scorso. Le parole della federazione avevano provocato un sollevamento di scudi tra le giocatrici, molti dirigenti e gli sponsor, ciò che aveva spinto il presidente della federazione, Carlos Cordeiro, alle dimissioni. È stato rimpiazzato dalla vice-presidente Cindy Parlow Cone, la quale ha espresso il desiderio di riuscire ad appianare la situazione prima della convocazione da parte del giudice.

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