CALCIO

La crisi del coronavirus fermerà l'inflazione dei salari

Secondo Karl-Heinz Rummenigge ci sarà la possibilità di mettere un freno a ingaggi e somme di trasferimento ormai fuori controllo

2 aprile 2020
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L'attuale crisi di Covid-19 fermerà la malsana inflazione dei salari e delle indennità di trasferimento. Ne è convinto il patron del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, in un editoriale pubblicato dalla rivista del club.

«Tutte le crisi nascondo un'opportunità – fa notare il presidente del club più titolato di Germania –. Da tempo i salari e le indennità di trasferimento hanno raggiunto somme "malate". Il coronavirus e la crisi che ha provocato daranno per lo meno la possibilità di frenare la tendenza al "sempre di più, sempre più caro, sempre più in fretta". L'offerta e la domanda regoleranno il mercato dei trasferimenti e stabiliranno un nuovo equilibrio», pronostica "Kalle".

Il club bavarese, uno dei più ricchi al mondo, negli ultimi anni si è mostrato piuttosto reticente a entrare nel vortice di un mercato che sembra senza limiti economici ed etici. L'acquisto più caro della storia del Bayern non a caso è il campione del mondo francese Lucas Hernandez, acquisito nel 2019 per 80 milioni di euro, "briciole" comparati a 222 milioni del trasferimento nel 2017 di Neymar dal Barcellona al Psg, somma che ha fatto del brasiliano il giocatore più costoso al mondo. In precedenza, il Bayern non aveva mai sborsato più di 41,5 milioni, utilizzati per acquistare un altro francese, Corentin Tolisso.

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