ATLETICA

A Napoli sull'Ajla dell’entusiasmo

Alle Universiadi, che si sono aperte ufficialmente ieri sera, per la ticinese Del Ponte primo picco di forma in attesa di quello per i Mondiali di Doha

4 luglio 2019
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Una medaglia o meglio ancora due. Questo l’obiettivo con il quale Ajla Del Ponte parte alla volta di Napoli e dell’edizione 2019 delle Universiadi, in programma da ieri al 14 luglio. La velocista ticinese, ovviamente, guarda con particolare attenzione ai Mondiali di Doha, ma l’appuntamento partenopeo non viene preso alla leggera. Anzi... «Non si tratta soltanto di una tappa di avvicinamento verso i Mondiali, a Napoli ci vado con l’intenzione di ottenere un risultato concreto. Sarò al via dei 100 e della staffetta 4x100, una staffetta leggermente rimaneggiata rispetto al consueto, in quanto Mujinga Kambundji non è universitaria e comunque avrebbe superato il limite d’età che da quest’anno è stato posto a 25 anni. In squadra ci saranno Sarah Atcho e Salomé Kora, con l’aggiunta di Samantha Dagry e Riccarda Dietsche».

‘Fiera di rappresentare la Svizzera, ma anche di correre per l’Università di Losanna’

Due anni fa a Taipei la Svizzera aveva portato a casa l’oro nella staffetta e il bronzo di Kora nei 100, gara nella quale Ajla Del Ponte aveva chiuso all’ottavo posto in 11”62. Sull’isola di Taiwan gli universitari avevano gareggiato nella seconda metà di agosto... «Il fatto che a Napoli le competizioni siano in calendario nelle prime due settimane di luglio, cambia sensibilmente la situazione. Due anni fa la rassegna universitaria era andata in scena subito dopo i Mondiali di Londra e dopo gli Europei U23. Stavolta, per contro, i Mondiali si disputeranno soltanto a fine settembre, per cui è stato necessario programmare due picchi di forma, perché è ovviamente impensabile tenere la migliore condizione da inizio luglio a fine settembre. Sono molto fiera di poter rappresentare la Svizzera, ma anche di correre per l’Università di Losanna, ad ulteriore dimostrazione di come sia possibile abbinare studio e sport, entrambi ai massimi livelli».

‘Lo spostamento a fine settembre dei Mondiali ha ripercussioni sulla pianificazione dei mesi che conducono a Tokyo’

L’apice della stagione sarà comunque rappresentato dai Mondiali di Doha, in calendario dal 27 settembre al 6 ottobre, in pratica con oltre un mese di ritardo rispetto alla consuetudine... «E ciò comporterà per noi importanti cambiamenti. D’altra parte, sarebbe stato impossibile gareggiare in piena estate. Già a fine settembre ci aspettiamo temperature elevatissime e condizioni ambientali davvero al limite, figuriamoci in luglio-agosto. L’inevitabile slittamento dei Mondiali, con un picco di forma ritardato avrà ripercussioni sulla pianificazione dei mesi seguenti, quelli che porteranno ai Giochi olimpici di Tokyo. Per quanto riguarda l’appuntamento di Doha, le condizioni climatiche estreme obbligheranno tutti gli atleti ad adattarsi alla situazione. Ad esempio, bisognerà fare i conti con una certa difficoltà negli allenamenti, in quanto non sarà possibile, a quelle temperature, svolgere tutto il programma al quale siamo di norma abituati. È vero, l’organizzazione metterà a disposizione delle strutture climatizzate, all’interno delle quali non sarà però possibile un vero e proprio allenamento, ma soltanto una preparazione di fasi specifiche, come ad esempio le partenze. Inoltre, chi di dovere avrà l’arduo compito di garantire a tutti gli atleti le medesime condizioni di preparazione, tutt’altro che un gioco da ragazzi alla luce di un programma molto intenso. Per quanto ci riguarda, non dovremo lesinare in crema solare e cercare ogni possibile zona d’ombra. Sarà un’esperienza nuova, non ho mai gareggiato in simili condizioni».

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