ATLETICA

Gli ostacoli? Tajana li supera

Il ventiduenne specialista dei 400 hs è deluso per l’esclusione all’ultimo dalle Universiadi. Ma non si fa certo abbattere, anzi accelera il passo

29 giugno 2019
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Mattia Tajana è ormai abituato a superare ostacoli, visto che dal 2005 lo fa (prima nei 110 m, ora nei 400) per passione e con grande talento indossando la maglia della sua società, il Gab Bellinzona. Certo però non si aspettava di doverne scavalcare uno in più proprio nella stagione in cui sta provando ad accelerare il passo (in tutti i sensi), piazzatogli davanti da un destino beffardo (o chi per esso) che lo ha privato del suo principale obiettivo stagionale, le Universiadi. Il 22enne di Lumino sarebbe infatti dovuto partire per Napoli assieme alla delegazione rossocrociata e agli altri tre ticinesi (Ajla Del Ponte e Luca Bernaschina sempre nell’atletica, Martino Morosi nella ginnastica) per l’importante manifestazione giovanile in programma dal 3 al 14 luglio. Ma a causa di una situazione “particolare” non potrà farlo.
«Diciamo che eravamo in tre ad avere ottenuto il limite per due posti disponibili e io sono rimasto escluso – afferma lo studente (lui sì, a tutti gli effetti) in scienze dello sport all’Università di Losanna –. Avevo già la divisa e il biglietto per Napoli e dovervi rinunciare così all’ultimo momento fa male, ci tenevo molto e non a caso rappresentava il focus della mia stagione, attraverso il quale avrei cercato di compiere un altro passo verso l’élite. Però lo sport è così, può essere crudele ma va accettato e di certo non mi piangerò addosso».
Dopotutto, anche senza le Universiadi gli obiettivi non mancano di certo... «Il bello dell’atletica è che ti permette a ogni gara di provare a migliorarti battendo i tuoi tempi personali ed è quello che cercherò di fare già sabato (domani, ndr) a la Chaux-de-Fonds. Proprio lì un anno fa avevo segnato in 51”09 il mio miglior tempo di sempre, adesso mi piacerebbe riuscire ad abbattere la barriera dei 51 secondi. Per il resto venerdì prossimo probabilmente correrò nel pre-meeting di Athletissima a Losanna, a fine agosto ci saranno i Campionati svizzeri assoluti a Basilea e infine il Galà dei Castelli a Bellinzona (il 1° settembre, ndr)».
E per il già campione svizzero U23 (categoria nella quale ha anche preso parte agli Europei nel 2017), dopo due argenti consecutivi tra i grandi l’obiettivo in ambito nazionale non può che essere che... «Vincere il titolo».
Per inseguire questi e altri importanti traguardi, Tajana ha deciso di apportare un cambiamento significativo nel suo gesto atletico... «Ho portato da 15 a 14 passi il mio ritmo nei primi 5 ostacoli (su dieci totali, ndr) per tentare di aumentare la velocità, anche perché con la mia corsa naturale ero ormai quasi costretto ad accorciare il passo per superare l’ostacolo, mentre ora posso correre più sciolto e con falcate più ampie. Nelle prime gare non è andata benissimo, ma ci può stare, perché bisogna provare e non è automatico che funzioni. Ma è anche questo che mi affascina degli ostacoli, il fatto che si tratta di una disciplina più tecnica, più faticosa e più complicata della corsa “normale”. Non pensi al traguardo, ma all’ostacolo seguente e ci sono molte più variabili che possono influenzare la prestazione, in primis appunto il ritmo. E questo cambiamento rappresenta un ulteriore importante tassello nella mia progressione, per arrivare a essere ancora più veloce e performante l’anno prossimo».
Un 2020 che per l’atleta ticinese sarà «un anno clou nella mia carriera e in generale nella mia vita, perché cercherò di qualificarmi per la prima volta per i Campionati europei assoluti di Parigi e per farlo diminuirò anche l’impegno a scuola, dove dovrei comunque ottenere il bachelor. In questo modo avrò più tempo per allenarmi e dovrei anche riuscire finalmente a effettuare un campo di allenamento in Sudafrica. Poi, nel settembre 2020, inizierò il master in management (sport ed economia)».
Un binario parallelo sul quale non è sempre evidente non sbandare... «Combinare sport ad alto livello e studi non è impossibile, anche se non nego che non è nemmeno semplice. Oltretutto frequentando la facoltà di scienze dello sport sono costretto ad effettuare anche dei corsi pratici e questi possono incidere dal punto di vista fisico, perché costano energie. O ancora ad esempio dei campi di sci mi hanno costretto a saltare settimane di allenamento. Però con un po’ di organizzazione e tanta buona volontà si riesce a gestire tutto, anzi anche in questo con gli anni sono migliorato e sono sempre riuscito a passare tutti gli esami».
E non poteva essere altrimenti, per uno che supera ostacoli per passione...

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