Ginnastica artistica

Martino Morosi e la sua prima gara 'vera'

Alle Universiadi di Napoli il 19enne cercherà di fare esperienza, 'puntando a un posto in finale'

Ti-Press
29 giugno 2019
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Alle porte del centro federale di Macolin, Martino Morosi è arrivato un anno e mezzo fa. Complici gli studi in Ticino, al Liceo di Locarno, il gordolese sinora ha però fatto la spola tra il Ticino e il Canton Berna. «I primi tempi è stato un po’ un ping-pong – racconta il diciannovenne dell’Us Ascona –. Praticamente quest’anno e mezzo l’ho vissuto a ritmi di una settimana di studio in Ticino e l’altra di sport a Macolin. Ovviamente una situazione così non è propriamente l’ideale: mi è capitato spesso di dover rivedere la mia programmazione a seguito di qualche imprevisto dell’ultima ora. Bene o male, comunque, ci sono riuscito, e, soprattutto, sono riuscito a prendere la maturità».
E adesso? «Ho intenzione di proseguire la mia formazione accademica, qui, a Macolin. L’anno prossimo seguirò i corsi universitari in qualità di uditore, al fine di poter fare un po’ di ‘rodaggio’ senza l’assillo di note, esami o quant’altro. Devo poi anche chinarmi sulla questione della Scuola reclute, che sono intenzionato a posticipare all’anno prossimo, o più in là ancora nel tempo».
Dal centro cantonale della ginnastica a Gordola, praticamente sull’uscio di casa, a quello federale di Macolin: è stata dura calarsi nella nuova realtà? «Non particolarmente. Anzi, è andato tutto in modo abbastanza veloce. Nelle prime settimane, ovviamente, mi sentivo un po’ spaesato: tutto era nuovo, e nuovi erano pure i compagni. Compagni che, comunque, avevo già avuto modo di incontrare ai tempi degli juniores, ai vari campi di allenamento. E questo ha indubbiamente facilitato il mio inserimento, nel posto e nel gruppo. Dopo le prime settimane, poi, la novità ha lasciato il posto alla routine».
Al centro federale di Macolin, comunque, non c’è solo la ginnastica: con quella che si può definire l’eccellenza svizzera delle altre discipline c’è interazione? «Non molta a dire il vero, anche perché ogni disciplina ha i suoi ritmi di lavoro, che spesso non coincidono con quelli degli altri sport».
A Macolin, poi, Martino è anche l’unica presenza ticinese della ginnastica coniugata al maschile: «Ma questo fatto non mi pesa, siamo un gruppo di atleti che proviene un po’ da tutta la Svizzera, ma quando siamo in palestra parliamo tutti la stessa lingua, che è quella della ginnastica. E l’affiatamento è buono. Al femminile, ci sono sì delle ginnaste ticinesi, ma capita raramente di incrociarle: loro hanno altri allenatori e altri orari...».
Il tuo sogno sportivo? «Mi piacerebbe raggiungere un livello tale da poter ambire alla ristretta cerchia di atleti che si giocano un posto alle manifestazioni maggiori, quali Europei, Mondiali e Olimpiadi».
Un primo passo in questa direzione, Martino Morosi lo farà presto, visto che da mercoledì 3 a domenica 7 luglio sarà impegnato con le gare di ginnastica artistica nell’ambito delle Universiadi di Napoli (che si apriranno ufficialmente proprio mercoledì 3 luglio per terminare domenica 14). «Non vedo l’ora di questo appuntamento: finora ho rappresentato la Svizzera in parecchi quadrangolari e altre manifestazioni minori. A Napoli, invece, sarà qualcosa di diverso: in lizza ci saranno i grandi nomi della ginnastica internazionale. Questa sarà la mia prima gara ‘grande’, e logicamente alla vigilia un po’ di emozione c’è». Hai seguito una preparazione particolare in vista di questo appuntamento? «La marcia di avvicinamento è stata tutta un susseguirsi di gare, ragion per cui non avevo molto margine d’azione per preparare in modo specifico le Universiadi».
Obiettivo? «Considerando che sarà il mio primo grande appuntamento, sarebbe già un ottimo risultato se riuscissi a qualificarmi per una finale: ci proverò!».

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