Atletica

Luca Bernaschina punta al 'muro' dei 7'800 punti

Il decatleta fissa l'asticella da superare alle Universiadi di Napoli. Sarà in gara martedì 9 e mercoledì 10 luglio

Ti-Press
29 giugno 2019
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Poco più di un anno fa, a Tenero, Luca Bernaschina si laureava campione svizzero nel decathlon, stabilendo nel contempo il suo nuovo personale (7’602 punti). Dodici mesi e spiccioli dopo, il momò spera di trovare le stesse sensazioni per centrare un altro risultato di spessore, stavolta però in un contesto internazionale: le Universiadi di Napoli. «Un po’ d’esperienza ai grandi appuntamenti l’ho maturata in particolare ai Mondiali U20 e agli Europei U23, ma questa sarà la mia prima gara nell’ambito di un evento di tale portata, che raggruppa atleti di più discipline sportive – sottolinea il quasi 24enne (li compirà domenica) –. Immagino che ci sarà parecchio viavai e molta gente». È stata proprio la sua prestazione di Tenero a fruttargli il biglietto per Napoli. Dove ci arriverà ancora a digiuno di risultati, ma in coda a un’intensa preparazione: «A fine maggio avevo partecipato a un meeting internazionale a Götzis, in Austria, ma avevo dovuto gettare la spugna dopo la prima giornata complice un trauma contusivo alla caviglia destra. Ma è acqua passata: sono circa tre settimane che mi alleno regolarmente, e mi sento in forma. A Napoli ci vado per cercare il risultato, e sento di avere i mezzi per centrarlo».
Obiettivo? «Non cerco a tutti i costi il piazzamento, anche se mi piacerebbe chiudere tra i primi 10. A Napoli, primariamente, proverò a ritoccare il mio personale: mi piacerebbe oltrepassare i 7’800 punti, traguardo che mi farebbe superare un altro importante gradino nella scala dei valori internazionali».
Quelli che lo attendono martedì 9 e mercoledì 10 luglio (la partenza da Zurigo degli atleti rossocrociati è prevista domenica 4), date in cui si disputerà il decathlon, per lui saranno gorni particolarmente caldi. E non solo metaforicamente... «Ma quello non mi spaventa. O, meglio, diciamo che viste le condizioni climatiche di questi giorni, mi sto già preparando pure per quello. Più che col caldo, dovrò fare i conti con la stanchezza: fisicamente non sarà facile, visto che le gare sono programmate a orari inusuali rispetto ai decathlon a cui abitualmente partecipo. La prima giornata saremo in pista già alle 9 per i 100 m, mentre l’ultima prova (i 400 m) è in programma alle 22: tredici ore nello stadio sono tante...».
Dopo Roma, come proseguirà la tua stagione? «A settembre (il 21 e 22, ndr), a Hochdorf, cercherò di difendere il titolo nazionale ai Campionati svizzeri delle discipline multiple, e poi prenderò parte a diversi meeting del circuito. Più che altro, questa per me è una sorta di stagione di transizione: se riesco a salire un altro gradino, l’anno prossimo potrei concretamente pensare di allenarmi da professionista e sognare in grande, come una partecipazione alle Olimpiadi».

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