CICLISMO

Con Carapaz l'Ecuador si tinge di rosa

Il centroamericano si è aggiudicato la 102ª edizione del Giro d'Italia. A Verona, dopo l'ultima cronometro ha preceduto Vincenzo Nibali e Primoz Roglic

2 giugno 2019
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Richard Carapaz ha vinto la 102ª edizione del Giro d'Italia. A Verona, al termine della cronometro di 17 km andata a sorpresa allo statunitense Chad Haga, il 26.enne ecuadoriano della Movistar ha colto l'affermazione più importante della carriera. Per lui si tratta della seconda gara a tappe vinta, dopo il Giro delle Asturie dello scorso anno. Carapaz si era fatto conoscere al pubblico italiano nel 2018, quando aveva chiuso il Giro al quarto posto. A Verona ha preceduto sul podio finale l'italiano Vincenzo Nibali (a 1'05”) e lo sloveno Primoz Roglic (a 2'30”). Nella cronometro conclusiva il migliore degli uomini di classifica è stato a sorpresa Nibali che ha chiuso al 9° posto con 23” di ritardo. Lo Squalo ha fatto meglio per 3” di Roglic, mentre Carapaz si è potuto accontentare del 36° rango a 1'12” da Haga. I 49” persi su Nibali e i 52” concessi a Roglic gli hanno comunque permesso di conservare con agio la maglia rosa.

Una maglia rosa che l'ecuadoriano aveva difeso con una grande prestazione nell'ultima tappa di salita, quella che ieri ha portato in vetta al Monte Arena. Una frazione vinta dallo spagnolo Pello Bilbao che allo sprint ha preceduto il connazionale Mikel Landa, con Carapaz e Nibali a 4” e Roglic a 54”. Da segnalare l'1'54” di ritardo del colombiano Miguel Angel Lopez, il quale sulla salita finale è stato vittima di un increscioso incidente, quando un tifoso sloveno che correva a fianco dei ciclisti, sbattendo contro un altro spettatore ha invaso il campo stradale e tirato a terra proprio Lopez. Il quale gli ha poi rifilato due meritatissimi ceffoni prima di tornare in bici e gettarsi in un inutile inseguimento.

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