CICLISMO

Scontro tra generazioni nel giorno delle Foglie morte

Tra poche ore a Como verrà giudicata la 112ª edizione del Giro di Lombardia. Nibali e Valverde tra i favoriti, ma occhio a Bardet, Pinot, Alaphilippe e Moscon

13 ottobre 2018
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È l'ultima classica della stagione, arriva due settimane dopo l'assegnazione del titolo mondiale, ma rimane uno dei cinque monumenti del ciclismo moderno. Tra poche ore a Como verrà giudicata la 112ª edizione del Giro di Lombardia (partita da Bergamo su una distanza di 240 km), la “classica delle foglie morte” che quest'anno si presenta come una sfida tra il vecchio che resiste (Valverde, Nibali) e il nuovo che avanza (Bardet, Benoot, Mas, S. Yates, Alaphilippe, Roglic, Bernal, Moscon). Valverde e Nibali partono ancora con i favori del pronostico: il primo in quanto, nonostante i suoi 38 anni, capace di vestire la maglia iridata due settimane fa sul durissimo percorso di Innsbruck, il secondo in qualità di campione uscente. Per entrambi, però, i punti interrogativi non mancano. Valverde non è mai riuscito a vincere il Lombardia (2° nel 2013 e 2014) e vista l'età occorre capire se in questi 15 giorni è riuscito a mantenere la forma sfoggiata al Mondiale (ha chiuso al 3° posto mercoledì alla Milano - Torino). Nibali, dal canto suo, si è visto la seconda parte di stagione (e i sogni iridati) rovinata dalla caduta al Tour de France (frattura di una vertebra) e non è al meglio della condizione. Entrambi dovranno gestire nel migliore dei modi un finale piuttosto tormentato, con il muro di Sormano prima, poi il Civiglio a 18 km dal traguardo (4,2 km al 9,7%), prima di una discesa veloce e tecnica verso Como e lo strappo conclusivo del Monte Olimpino (1750 metri al 5,7%).

Sulle possibilità di Nibali, mette parola anche Romain Bardet, il secondo del Mondiale... «L'ho visto pedalare sempre meglio. E tutti conosciamo la sua abilità in discesa, oltretutto su un percorso che gli si addice alla perfezione». Bardet sarà uno dei grandi outsider, anche se preferisce l'arrivo a Bergamo, dove nel 2016 aveva chiuso al 4° posto. Attenzione pure a Thibaut Pinot, frustrato dal Mondiale e desideroso di prendersi una rivincita in una gara chiusa al 3° posto nel 2015 e al 5° nel 2017... «Questo periodo dell'anno mi piace in modo particolare. Per questo Lombardia non vedo un vero favorito, molti corridori sono ancora in ottima forma», ha commentato il francese.

Su tutti Gianni Moscon, protagonista sulle strade iridate di Innsbruck (si è staccato soltanto sull'ultimo muro) e 3° un anno fa. Potrebbe essere lui la grande sorpresa della giornata. Tre, invece, saranno gli svizzeri al via: Mathias Frank, Sébastien Reichenbach e Steve Morabito. Tutti e tre avranno il compito di lavorare: il primo a favore di Bardet, gli altri due a supporto di Pinot, anchense Reichenbach, con il quinto posto alla Milano - Torino, ha dimostrato di possedere un'eccellente gamba.

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