Ciclismo

Tra strappi e polemiche fa festa Thomas

L'ascesa all'Alpe d'Huez regala spettacolo, ma la musica in vetta non cambia: la Sky controlla e il gallese addirittura allunga. Mentre Nibali rischia

19 luglio 2018
|

Il solito, suggestivo e interminabile biscione, sulle rampe che hanno scritto pagine di storia del ciclismo. Dove, dalle migliaia di tifosi festanti (tra cui, immancabilmente, c'è pure qualche irresponsabile), sbucano in cinque: Dumoulin, Bardet, Froome, Landa e il leader Thomas. In un finale che farà senz'altro discutere, per l'episodio che vede protagonista una delle moto al seguito della carovana, che chiude apparentemente l'italiano Vincenzo Nibali, buttandolo a terra proprio mentre questi sta per rispondere a uno scatto di Froome. Alla fine, il più veloce di tutti è il gallese in giallo, che consolida addirittura il primato arrivando in fondo con un paio di secondi di vantaggio su Dumoulin e su Bardet. Il francese che è il primo a riuscire davvero a staccarsi dai migliori sull'asfalto infernale dell'Alpe d'Huez, a sette chilometri dalla vetta, in compagnia di uno spagnolo Mikel Landa che, però, il leader dell'Ag2r si premura subito di lasciare sul posto. Mentre, qualche metro più dietro, la maglia gialla di Geraint Thomas e il leader della Sky Chris Froome – almeno sul momento – lo lasciano fare, decidendo di salire senza dare ulteriori strattoni.

A un certo punto, però, il keniano bianco decide di fare da solo e non solo chiude in un lampo su Bardet, ma spezza pure i sogni di gloria dell'olandese Kruijswijk. Il quale, partito da lontano, trascorre un pomeriggio agli avamposti, arrivando addirittura a vestire virtualmente la maglia di leader. Giallo, che invece, da quest'oggi è ancor più saldamente sulle spalle di Geraint Thomas. Il britannico infatti sfrutta l'occasione delle Alpi per diventare l'uomo da battere, con al suo fianco un uomo di peso come Froome (fischiato pure ieri all'arrivo in quota). Tutti gli altri, quindi, sono avvisati. 

'Tanta gente e le moto, così sono caduto'

«In quel tratto di percorso la strada si restringeva: c'era tanta gente per strada e cominciavano le transenne. E c'erano due moto della polizia, io sono scattato dietro a Froome e mi sono ritrovato a terra». Così Vincenzo Nibali spiega la sua caduta a 4 chilometri dall'arrivo sull'Alpe di Huez. E lo Squalo a fine corsa – scrive il quotidiano l'Equipe – è stato trasportato all'ospedale per gli accertamenti di rito, per scongiurare una frattura a una vertebra (che, naturalmente, lo costringerebbe al ritiro. «Spero non sia nulla di grave, ma vediamo domani...» ha aggiunto il siciliano, che ha aggiunto che non riusciva a stare in piedi subito dopo la caduta. Pur se alla fine ha portato a termine la tappa, arrivando al traguardo in compagnia dello sloveno Roglic, tredici secondi dopo i migliori. 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE