Ciclismo

'Scioperate contro Froome'

Bernard Hinault, cinque volte vincitore del Tour, sferra l'attacco. 'Se c'è anche lui al via, il plotone deve mettere un piede a terra'

20 giugno 2018
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Ipotizza uno sciopero contro Chris Froome, la leggenda vivente Bernard Hinault. Vincitore di ben cinque edizioni del Tour, l'ex campione francese (oggi 63enne) sostiene che, nell'incertitudine che regna attorno al ciclista britannico dopo il controllo positivo all'ultima Vuelta (controllo ritenuto anomalo dal team Sky, siccome tutti gli altri test a cui si era sottoposto in quei giorni erano risultati negativi), se le istanze del ciclismo non interverranno, toccherà ai ciclisti intervenire. In occasione della prima tappa della Grande Boucle, il 7 luglio. «Devono dirsi che, se c'è lui al via, bisogna mettere il piede a terra e scioperare. Infatti, se i corridori accettano che c'è un baro nel plotone, il problema è il loro».

Secondo Hinault, il plotone «è troppo gentile. Altri ciclisti sono stati condannati e tutti erano d'accordo, e lui invece? Non lo si punirà perché si è detto che è stato un controllo anormale? No, non è stato un controllo anormale». Froome, come tutti del resto, è sempre in attesa che il tribunale antidoping dell'Uci (l'Unione ciclistica internazionale) prenda una decisione sul suo conto. «Non sarà granché, il Ventolin. E magari non è quello che gli ha fatto vincere la Vuelta, non lo possiamo sapere. Tuttavia, a quella dose è proibito. E le regole devono essere le stesse per tutti».

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