Al Giro d'Italia non cambia la classifica generale alla vigilia delle tre frazioni di montagna che decideranno la maglia rosa
E fanno quattro. Elia Viviani si è imposto per la quarta volta al Giro d'Italia 2018, stavolta sul traguardo di Iseo. Nell'ultima frazione riservata alle ruote veloci prima di quella conclusiva di domenica a Roma, il veronese ha preceduto l'irlandese Sam Bennett, l'italiano Niccolò Bonifazio e l'olandese Danny Van Poppel. Niente di mutato in classifica generale, con Simon Yates sempre in maglia rosa con 56” di vantaggio su Tom Dumoulin. L'arrivo è stato caratterizzato da un nubifragio che si è abbattuto sul traguardo pochi minuti prima del sopraggiungere del plotone e che ha bagnato i corridori fortunatamente solo nell'ultimo chilometro. La volata è stata comunque corretta nonostante le difficoltà create dal fondo bagnato. «Bennett avrebbe voluto pareggiare il computo delle vittorie (è a quota due, ndr), anche perché la tappa era adatta soprattutto alle sue caratteristiche – ha affermato Viviani –. La Bora ha provato a mettermi in difficoltà sulle salite e infatti mi sono staccato in quella di terza categoria, ma sono riuscito a rientrare. Alla fine abbiamo deciso di giocare di tattica, lasciando a Bennett l'iniziativa, visto che doveva essere lui a recuperare 40 punti nella classifica della maglia ciclamino. Considerato il fondo bagnato, però, Stybar e Sabatini si sono messi davanti e allora ho sfruttato fino in fondo il mio treno».
Nei prossimi tre giorni il Giro torna in montagna. Domani la carovana si sposterà da Abbiategrasso a Prato Nevoso, con una salita finale di una ventina di chilometri (oltre 1'000 metri di dislivello) che dovrebbe calzare a pennello per Tom Dumoulin. Venerdì tappone tra Venaria Reale e Bardonecchia con il Col del Lys, il Colle delle Finestre (Cima Coppi), il Sestriere e l'arrivo in quota a Bardonecchia, per concludere sabato con il Col Tsecore, il Col Saint Pantaléon e l'ultimo arrivo in salita del Giro 2018 a Cervinia.