Roller hockey

Grande beffa, ma per il Biasca il bicchiere è mezzo pieno

I ticinesi hanno perso la finale per il titolo a quattro secondi dalla sirena. La festa dei tifosi al seguito, però, vale uno 'scudetto'. L'emozione del presidente

fotoservizio Ti-Press/Golay
14 maggio 2018
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È il giorno dopo. A mente fredda, smaltite in parte le emozioni di un sabato da ricordare a prescindere dal risultato, il presidente del Roller Biasca Elio Rè esterna alcune considerazioni interessanti che chiudono in maniera elegante una stagione che per i colori viola resta memorabile nonostante la sconfitta.

«Approfitto della disponibilità de laRegione per esternare considerazioni e emozioni su una stagione indimenticabile per un presidente. Come giustamente ha ricordato qualcuno dobbiamo pensare che abbiamo conquistato meritatamente una medaglia d’argento sul campo, non abbiamo perso l’oro. Campione svizzero si è laureata una  squadra, il Montreux, che ha saputo attendere e approfittare con molta esperienza di quei piccoli episodi favorevoli che fanno parte del gioco e che in una finale, vuoi per la tensione, vuoi per stanchezza, prima o poi capitano. Come tutti sanno comunque soltanto i campioni sanno attendere e colpire: siamo stati sconfitti da una signora squadra.

Il Roller Biasca ha disputato un campionato al vertice, duettando con il Montreux , terminando la regular season al primo posto e dimostrando in pista di meritarsi la finale. L’arrivo di Alberto Orlandi ha portato entusiasmo, classe, gioco e soprattutto voglia di divertirsi giocando. Da tutti i giocatori l’allenatore  ha preteso il meglio di quello che potevano dare, li ha responsabilizzati e convinti di dover giocare per la squadra, un gruppo coeso e disciplinato che quando è sceso in  pista ha dato sempre il massimo.

Di riflesso i nostri giovani hanno potuto avere un esempio di campione da imitare: un campione di classe e di modestia, che ha seguito le due squadre juniores e ha preso in mano la scuola di pattinaggio, insegnando ai  più piccoli il pattinaggio e i primi rudimenti di questa bellissima disciplina sportiva che mette ancora il bambino, e non i risultati,  al centro dell’attenzione.

È stato bellissimo e emozionante vedere con il passare del tempo crescere la febbre da roller in paese e nella regione. Da sempre abbiamo potuto godere del sostegno della popolazione di Biasca: ultimamente però era già rollermania! Che bello vedere la partecipazione e l’affetto a tutti gli angoli, nelle scuole, nelle piazze, nei ritrovi pubblici,… bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani… tutti si identificano nella nostra squadra! Una squadra costruita in paese, con giovani provenienti dal vivaio che tutti incontrano e che conoscono per soprannome ( Gigion, Piui, Brill,…) e perché li hanno visti crescere.

Questo successo è finalmente uscito dai confini regionali: grazie ai quotidiani e alla Rsi tutto il Ticino sportivo ha fatto il tifo per il Roller Biasca e moltissimi fedeli spettatori arrivano al Palaroller dal Sottoceneri e dal Locarnese.

Il Club ha ricevuto auguri per la finale da politici, sportivi, casalinghe,… una vera emozione, ringrazio veramente tutti con la certezza di non averli delusi.

Tutto questo non potrebbe essere possibile i nostri fedelissimi sponsor che da una vita ci sostengono e permettono di continuare a sognare.

Da ultimo, non per importanza sicuramente, un immenso riconoscimento va ai nostri appassionati spettatori, la Curva Est in particolare,  da sempre il nostro sesto uomo in pista. Proprio per questo li voglio ringraziare con i giocatori, allenatori e membri di comitato che hanno permesso di raggiungere questo incredibile ma ripeto meritatissimo traguardo. E con orgoglio ricordo la trasferta per la finale dei nostri tifosi. Nessun poliziotto presente, nessuna provocazione, anche la pausa a Soletta non ha creato nessun disordine con la gente che guardava incredula un chiassoso corteo di 200 magliette viola, sorrideva, chiedeva e poi applaudiva. Anche in pista solo cori, tante emozioni, qualche birra e alla fine lacrime sincere e una sola certezza: l’anno prossimo ci riproveremo!

 Non molti presidenti possono vantare un seguito così simpatico e multigenerazionale, magari un tantino goliardico, ma appassionato, innamorato, mai violento.

Grazie di cuore a tutti quelli convinti che la stagione sia stata eccezionale  ma non un punto d’arrivo».

Elio Rè, presidente Roller Club Biasca

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