MONGOLIA
Panorami mongoli in occasione del Naadam
dal 5 al 20 luglio 2023
28 Novembre 2022
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5.7 / MILANO – ULAANBAATAR
Partenza da Milano Malpensa per Ulaanbaatar. Pasti e pernottamento a bordo.

6.7 / ULAANBAATAR
Arrivo il mattino presto all’aeroporto e incontro con la guida locale per il trasferimento in hotel. Paese di altopiani e di deserti, la Mongolia è ancor oggi una terra per viaggiatori più che per turisti. Le strade asfaltate sono limitate a un solo grande asse che attraversa il Paese da ovest a est, i mezzi di trasporto, privati e pubblici, quasi inesistenti (l’unico vero mezzo di trasporto è il cavallo), le strutture turistiche minime. Con i suoi due milioni di abitanti, ancor oggi in gran parte nomadi, sparsi tra steppe e deserti, essa conserva l’eredità del più grande impero che il mondo abbia mai visto e del più geniale condottiero di tutti i tempi, Gengis Khan. Dopo aver depositato i bagagli in hotel e fatto colazione e riposato un po’, ci si dedica alla visita della capitale che fino a pochi decenni fa non aveva case, ma solo centinaia di bianche "ger", le yurte della Mongolia, tra le quali spiccavano i tetti colorati dei monasteri buddisti.

7.7 / ULAANBAATAR – DARKHAN – MONASTERO DI AMARBAYASGALANT
Dopo la prima colazione partenza verso nord per Darkhan, la seconda città della Mongolia. Si procede verso ovest per arrivare al Monastero di Amarbayasgalant (pace e gioia in lingua mongola), dono dell’imperatore manchu Enkh Amgalan Khan. Purtroppo, negli anni Trenta, la furia sovietica travolse e distrusse questo immenso patrimonio artistico e uccise quasi tutti i monaci. Con l’aiuto dell’Unesco, nel 1975 iniziarono i lavori di restauro e il monastero dal 2002 è visitabile nuovamente. Lo stile è prevalentemente cinese, di colore principalmente rosso. Pranzo presso un ristorante locale, cena e pernottamento al campo ger standard di Amarbayasgalant.

8.7 / AMARBAYASGALANT – BULGAN – KHUTAG ONDOR
Dopo colazione, si parte verso ovest, attraversando la provincia di Bulgan in cui si trovano diversi tipi di paesaggi, dalla steppa arida fino alle rigogliose foreste che preannunciano la Siberia. Ci sono poi due grandi fiumi, l’Orkhon e il Selenge che si incontrano proprio sul confine russo. Si raggiunge la Riserva Naturale dell’Uran-Togoo Tulga Uul. Due vulcani estinti, l’Uran uul e il Togoo uul costituiscono questa riserva che è stata istituita nel 1965 per salvaguardare piante e animali della steppa e della taiga. Al termine delle visite, proseguimento per Khutag Ondor. Pranzo, cena e pernottamento nel campo ger.

9.7 / KHUTAG ONDOR – MORON – KHATGAL
Viaggio in direzione ovest verso Moron e poi di seguito verso Khatgal che era un avamposto manciù nel XVIII secolo e oggi porta d’accesso al Lago Khuvsgul. Qui lo chiamano "il mare" per la sua grandezza e per la profondità. Ci sono ben 96 fiumi immissari e un solo fiume emissario, l’Egiin. La bellezza del lago deriva soprattutto da ciò che lo circonda: una corona di montagne ricoperte di foreste di larici e betulle. Nelle sue acque trasparenti nuotano salmoni, storioni e trote ed è ghiacciato per buona parte dell’anno. Pranzo, cena e pernottamento nell’Ashikhai Lodge.

10.7 / LAGO KHUVSGUL
Oggi esploreremo la zona del lago. Visiteremo una famiglia di allevatori di renne per cominciare e poi il mercato locale nel villaggio di Khatgal. Nel pomeriggio, tempo libero al lodge e in serata visita da uno sciamano per approfondire la cultura dello sciamanesimo e i suoi rituali. Cena e pernottamento al Ashikhai Lodge.

11.7 / KHATGAL E IL NAADAM
Dedichiamo l’intera giornata al Festival del Naadam, la più colorata e autentica celebrazione mongola. Nella campagna il Naadam si celebra in giornate diverse rispetto ai festeggiamenti di Ulaanbaatar. Tutto il Paese in questo periodo rievoca le gesta di Gengis Khan e festeggia l’indipendenza dai cinesi attraverso i tre principali sport nazionali: la lotta libera, il tiro con l’arco e la corsa dei cavalli. Ogni "sum", villaggio, organizza gare, incontri, competizioni, corse cui tutto il paese accorre per partecipare da protagonista o da spettatore. Al fascino del luogo, si aggiunge l’atmosfera carica di passione e di tensione che accompagna il grande evento, occasione ideale per cogliere il vero folklore mongolo. Pranzo al campo. Al termine della giornata, rientro al lodge per la cena e il pernottamento.

12.7 / KHATGAL – MORON – ULZIIT
Dopo colazione si parte verso sud per Moron. Proseguimento lungo la parte meridionale dell’area e nel pomeriggio arrivo all’Ulziit Kishing Camp, situato al passo di Shine Ider soum del monte Shivert e circondato dalle maestose montagne Khangai.

13.7 / ULZIIT – TARIAT
Partenza verso sud per il villaggio di Tariat per arrivare al meraviglioso Lago Tarkhiin Tsagaan che è molto più piccolo di quello visitato in precedenza, ma il cui contesto ne giustifica la visita. Infatti, poggia su un letto di lava a oltre duemila metri di quota, all’ombra del vulcano Khorgo ed è chiuso a sul dal fiume Terkh, da qui il nome che significa "il lago bianco del fiume Terkh". Si possono incontrare molti animali allo stato selvaggio, come cervi rossi, cervi siberiani, cinghiali, anatre e cormorani giganti. Per salire fin sull’orlo del vulcano Khorgo, a quasi tremila metri di quota, si parte dal villaggio di Tariat, da cui si snoda una piacevole passeggiata di un quarto d’ora su un pavimento di basalto. Giunti in cima si può guardare nell’impressionante cono.

14.7 / TARIAT – KARAKORUM
Dopo colazione si prosegue in direzione sud-est per Karakorum, l’antica capitale dell’impero mongolo, ai tempi di Gengis Khan. Di essa oggi restano solo poche rovine, ma quanto basta per continuare a offrire forte interesse per il significato storico, le strutture architettoniche e lo scenario ambientale in cui sono collocate. Nota nell’antichità per essere un punto centrale di snodo carovaniero dal carattere cosmopolita, era caratterizzata da grandi mura e porte che davano accesso a mercati specializzati nei diversi prodotti provenienti da vari angoli dell’Asia. Visita a Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista.

15.7 / – ERDENE ZUU – ONGIIN KHIID
Si attraverseranno paesaggi grandiosi e spettacolari, con la possibilità d’incontrare i cavalieri e le loro mandrie, fino ad arrivare in un’area montuosa dove sorge il complesso di Onghiin Khiid, inaugurato nel XVIII secolo per commemorare la prima visita in Mongolia del Dalai Lama. Il complesso comprende due monasteri in rovina; era frequentato da circa cinquecento monaci prima di essere chiuso nel periodo sovietico. Miracolosamente risparmiato dalle distruzioni sovietiche, ha riaperto nel 1990.

16.7 / ONGIIN KHIID – BAYANZAG – GOBI MERIDIONALE
Procediamo verso l’area di Bayanzag, nota come "vette infuocate", "rupi fiammeggianti". La località è assai famosa perché qui sono stati ritrovati i tanti resti di dinosauri che ora arricchiscono il museo della capitale, ma anche altri di molte parti del mondo. È certamente il posto della Terra in cui sono stati individuati più reperti di ossa, interi scheletri e uova di dinosauro. Le ricerche, che sono proseguite per tutto lo scorso secolo, hanno consentito di portare alla luce fossili di circa 70 milioni di anni fa. Sempre andando verso sud si giunge in prossimità del Parco Nazionale Gurvan Saikhan. Pranzo, cena e pernottamento nel campo gher deluxe di Gobiin Naran.

17.7 / GOBI MERIDIONALE – KHONGORIN ELS
Arrivo al Parco. Questa catena montuosa d’epoca paleozoica rappresenta uno dei parchi nazionali più suggestivi della Mongolia. Il suo nome che significa "le tre meraviglie", si riferisce alle creste Baruun, Dund e Zuunsaikhan, che superano i 2’800 metri di quota. Meta obbligata nel parco, le Khongorin Els (note come le "dune che cantano", "Duut Mankhan") che sono certamente tra le più maestose della Mongolia. Le colline sabbiose si innalzano sino a oltre 300 metri e hanno un’estensione di una dozzina di km per 150 km. È l’ambientazione ideale per escursioni a piedi o con i cammelli (facoltative) per apprezzare pienamente il particolare scenario che si tinge di tutte le tonalità dell’ocra in cui roccia, sabbia ed erba si fondono secondo trame impreviste.

18.7 / KHONGORIN ELS – VALLE DI YOL – GOBI MERIDIONALE
Attraversiamo il deserto del Gobi, costeggiando le montagne che delimitano il Parco e giungiamo nella Valle di Yol. Siamo nella provincia dell’Umnugobi (Gobi del Sud), la regione con la superficie più ampia e la densità più bassa della Mongolia. Ci dirigiamo verso la Valle delle Aquile, Yoliin Am, una lunga gola stretta e rocciosa, con alte pareti a strapiombo che ombreggiano alcune zone della vallata per tutto l’anno permettendo la conservazione di profondi strati e candele di ghiaccio. La fauna selvaggia nella zona è abbondante (stambecchi, aquile, falchi, grifoni…) e la flora desertica molto varia. Queste aree sono incluse all’interno del Parco Nazionale di Gurvan Saikhan che comprende la catena montuosa omonima, i picchi delle "Tre bellezze", che è la parte più orientale dei Monti Altai.

19.7 / GOBI MERIDIONALE – DALANZADGAD – ULAANBAATAR
Dopo la colazione, trasferimento all’aeroporto di Dalanzadgad e volo per Ulaanbaatar. Nel pomeriggio visita del Monastero di Gandan, uno dei posti più affascinanti di Ulaanbaatar, un luogo palpitante di vita e di sentimento religioso, con i suoi splendidi templi decorati con oro e pietre preziose.
È uno dei pochi monumenti a essere stato risparmiato dalle distruzioni attuate dagli stalinisti, che lo utilizzarono come importante attrattiva turistica. Gandan è il più grande monastero della Mongolia e le sue parti originali risalgono al 1838. Al termine delle nostre visite, tempo libero a disposizione.

19.7 / ULAANBAATAR – MILANO
Dopo la colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Milano Malpensa. Arrivo previsto nel primo pomeriggio.

Prezzo per persona base camera doppia (in CHF)5’265
Supplemento camera singola890
Suppl. base 10 persone295
Visto turistico (+ spese di ottenimento da quotare)70
Spese dossier70

Il prezzo comprende:

  • Voli internazionali in classe economica A/R (tasse non comprese, attualmente ca. 313 CHF)
  • Trasferimenti da/per aeroporti in Mongolia
  • Sistemazioni in hotel in camera doppia ad Ulaanbaatar
  • Sistemazione nelle ger/campi base doppia (5 notti in campi standard e 7 in campi deluxe)
  • Pensione completa dal pranzo del 2° giorno alla colazione del 16° giorno
  • Guida locale parlante inglese
  • Mezzi di trasporto in Mongolia (minivan ad Ulaanbaatar e in fuoristrada – 3 pax per jeep)
  • Visite e ingressi come da programma