Racconto della settimana

Poesia d'estate

17 ottobre 2015
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Sul marciapiede opposto, davanti al supermercato, Giovanni vede Pamela, l’inquilina dell’appartamento al pianterreno. La guarda attraversare la strada con la mantellina che copre lei e la spesa.

Più veloce dei pedoni, la sua sedia a rotelle schizza in avanti, spinta dal movimento veloce e ritmato delle sue braccia. Giovanni le va incontro. Arrivatole accanto, le porge l’ombrello aperto per riparare entrambi, poi torna verso casa, spingendola fino al portone d’entrata, e rientra con lei sotto la tettoia.

- Sei mattiniera per la spesa del sabato!

- Per forza - risponde Pamela, mentre lui le sfila la mantellina - Quando piove c’è più gente nei negozi e il pavimento è scivoloso. Meglio andare presto. Tu piuttosto, come stai? Ultimamente ti vedo solo alla televisione, ma ti sento salire e scendere di corsa le scale. Riconosco il tuo passo. - lo sbircia dal basso mentre lui la spinge fino alla sua porta. - Sei l’unico che non brontola per il tempo!

- Non parlarmene! Con me si arrabbiano proprio! Io non posso certo cambiare il tempo!

- Non da solo; è un discorso planetario. Il tempo però, può cambiare noi!

- Lo vedo! - sbuffa Giovanni, indicando col dito i piani superiori.

- Un po’ cambiamo tutti, secondo le stagioni della vita! Guarda me: dopo l’incidente ho vissuto lunghi mesi d’inverno, non avevo bisogno di una giornata di pioggia per piangere! Poi, lentamente, sono tornata a frequentare la vita, piegata e seduta; mi sono ritrovata cambiata.

In una pausa di silenzio, gira la chiave nella serratura poi continua:

- Il cielo sopra di noi manda i suoi messaggi riuscendo a scrivere una parte delle nostre vite. - il suo sorriso è disarmante. - Dai, vai al lavoro adesso, e raccontaci cosa capiterà. In cielo e in terra!

- Quello che capiterà non è quello che tutti vorrebbero! È il mio lavoro, non lo posso cambiare! Cambierei il fatto di dover dire il contrario di ciò che gli altri si aspettano. Mi piacerebbe annunciare giornate intere di bel tempo! Ci sono persone che davvero piangono se piove e aspettano il sole per sorridere!

- Ecco! - in un gesto d’incoraggiamento Pamela tocca il braccio di Giovanni.

- Pensa a loro. Non puoi cambiare il tempo, ma puoi darne uno nuovo a chi crede di non averne più! Pensa in poesia!

- Tu e Carlo siete proprio sulla stessa lunghezza d’onda, eppure siete così diversi! - riflette Giovanni ad alta voce nel corridoio d’entrata della palazzina.

- Forse abbiamo imparato entrambi a vestire il nostro tempo con le parole più adatte a noi, quelle che danno la giusta temperatura al nostro vivere e ci aiutano a prendere come viene quello che cade dal cielo. Tu hai il tempo in mano, spiegalo con le parole giuste. - lo saluta ed entra in casa.

Fuori piove.

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